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Leo
Data: 02/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bollentispiriti
... penetrazione. Si muove, arrotondando il movimento con la rotazione delle anche, mentre il dito procede nella penetrazione. "Ah, sì sì...!" esprime il suo assenso, mentre lo assume tutto, fino alla mano. "Dai!...continuaaa!" sollecita il fisting. Il partner, eccitatissimo, lo asseconda, premendo, finché solo il polso emerge dall'ano. Lentamente lo ruota nel retto. Il povero corpo martoriato trema per lo sforzo di contenere la mano, che con estrema cura, articola le dita, per quel che è possibile, provocando nel succube sensazioni devastanti, come se lo stesse attraversando un serpente. Suda e cerca di tenere allentati i muscoli dell'ano per continuare il giochino. Ora la mano si ritira ed è come se uno stura-lavandino gli estirpi le budella. Si ancora con le mani al materasso, mentre stringe i denti per la tensione che si prolunga fino all'uscita completa dell'arto. "Aaah!" - l'effetto di aspirazione gli richiama l'intestino verso lo sfintere. Poi, lentamente tutto si regolarizza. Sfiata e trema. La prova è finita! Ancora una volta ce l'ha fatta ad arrivare alla fine, sperando che non vi siano conseguenze per il misero buchino che ha dovuto sopportare la nuova onta. L'occhio dell'ano si richiude lentamente, increspandosi ai bordi. Leo è sollevato dal termine dell'operazione, ma, invece, non è soddisfatto appieno chi finora l'ha martoriato. Il randello teso e turgido avanza rapidamente verso l'obiettivo. Sbaam! Le carni si congiungono e i glutei ...
... della povera "checca" fanno da respingenti, mentre la "sbarra" infila il cunicolo che lo porterà al godimento nella carnale partecipazione al banchetto nuziale. Gnic, gnic, gnic: fa lo stantuffo che vibra nel cilindro delle sue budella. E Leo patisce sotto il comando dell'altro, rispondendo con un "Ah, siì...!" prolungato e ripetuto ogni volta che la "bestia" affonda in profondità, eccitando fino al parossismo l'Attivo che lo incula. Vero godimento o artefatto da parte della "cortigiana"? L'essenziale, come dice la canzone, è finire. E lui la fa durare a lungo, girando e rigirando il deretano, quasi a prendere le misure di quel cazzo che lo penetra. Poi, si sfila, si rivolta e assume il fremente cannolo in bocca. Lo bacia, lo succhia, gli titilla il frenulo, poi lo ingoia tutto. Lentamente lo estrae, facendolo scivolare contro le labbra fino alla corona del glande per poi imboccarlo di nuovo fino a metà asta in un sali scendi ripetuto e costante. La testa di Leo fra le gambe è uno strumento raffinato di godimento, mentre con la mano libera accarezza l'interno coscia, le palle, stringendole moderatamente, per risalire all'addome. Il suo paziente si agita, sfiata, trema, articola piano le gambe, inarca la schiena, non resiste più, vuole provare l'estremo godimento, mentre Leo, imperterrito, lo perseguita con il calore della sua bocca, col movimento sussultorio del capo. Il ritmo aumenta al crescere dell'orgasmo che sta per esplodere. Ansima, affanna il padrone di quel ...