Dalia - cap. 16: i nipoti (parte 2)
Data: 03/11/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69
... increduli, quasi come temessero fosse uno scherzo; Salvatore, sebbene vedendola crescere e diventare la femmina che era non fosse riuscito in un paio di occasioni dal trattenersi dal pensare che gli sarebbe piaciuto scoparsela, la guardò come se per caso non fosse impazzita e se avesse dovuto per caso chiamare un’ambulanza; ma quando i due meccanici rumeni la accolsero con un sorriso entusiasta, le andarono incontro e la abbracciarono mettendole le mani dappertutto e lei rispose baciandoli appassionatamente in bocca e inginocchiandosi davanti a loro per estrarre i loro piselli e cominciare a spompinarli a turno con voracità, beh, anche il buon Salvatore capì che quelle che ultimamente sentiva in giro per il paese non erano le solite voci senza fondamento; la piccola Dalia era cresciuta e, oltre ad essere diventata uno straordinario pezzo di femmina, era diventata pure una troia ninfomane affamata di cazzo; allora era vera quella voce che girava sul postino, o quella di chi giurava di averla vista mentre si faceva scopare da Alemanni sul balcone in pieno giorno.
Fu quando Dalia si alzò e. lasciando i due rumeni coi piselli duri e gocciolanti in mezzo al salone, si recò al bancone del bar per riservare lo stesso trattamento agli altri due, che il buon Salvatore capì che c’era una sola cosa da fare: abbandonò il bancone e si recò all’ingresso, poi girò il cartello “Aperto” in “Chiuso” e richiuse il portone a chiave.
Mia moglie si fece sbattere da quei cinque per due ore ...
... di fila: ricevette esattamente il trattamento di cui aveva maledettamente bisogno dopo settimane di fugaci scopate singole e dopo l’eccitazione accumulata con i suoi nipoti; l scoparono ripetutamente nella figa e nel culo, non le fecero mancare mai un cazzo in bocca fino alle palle, c’era sempre qualcuno che la teneva saldamente per i capelli e le mungeva le tette o le schiaffeggiava il culo, grazie ai rumeni che se l’erano scopata durante la gang in officina e si ricordavano perfettamente come le piace essere presa e che istruirono Salvatore e gli altri due su come fotterla; mentre se la sfondavano in doppia penetrazione, uno dei due romeni le chiese “Quel cornuto di tuo marito lo sai che sei qui? Ti ha mandato lui? E’ qui fuori che ti aspetta?” e fu così che Salvatore ebbe conferma che anche quello che si diceva su di me era vero, e cioè che sapevo di avere le corna e anzi mi piaceva; se la inculò per ultimo, dal davanti, mentre la teneva per i capelli faccia a faccia, fissandola negli occhi e ripetendole che gran puttana che era diventata, che in paese ormai lo sapevano tutti che era un gran troia e che adesso finalmente lo aveva capito anche lui, che poteva tornare quando voleva, in qualsiasi momento, che la sua bella dose di cazzo non glie l’avrebbe mai fatta mancare nessuno.
Quando arrivarono tutti al culmine la fecero inginocchiare sul pavimento sudicio e le vennero addosso tutti e cinque: le ricoprirono il viso e le tettone, da cui il liquido cominciò a colare sulla ...