1. 125 - Mamma Nadia, grande maiala con suo figlio


    Data: 03/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Claudio ed ho ventinove anni, fin da giovanissimo sono sempre stato un tipo che piace alle donne. Ho un bel fisico, alto un metro e novanta, un viso alla Raoul Bova con un velo di barba lasciata appositamente incolta. Quando nacqui, l�ostetrica che aveva assistito mia mamma durante il parto, si complimentò con la puerpera per la grossa dotazione che mi aveva donato e così da sempre, quando ad esempio, negli spogliatoi, dopo una partita di calcio, mi spoglio nudo per farmi la doccia, c�è sempre qualcuno che fa battute sulle misure esagerate del mio membro. Lasciamo perdere le varie digressioni e i discorsi �del cazzo� e parliamo di quanto successe tempo addietro. Devo premettere che da alcuni mesi, mi sono deciso a staccarmi da mia madre e dalle mie sorelline per andare a vivere da solo. Ho pensato lungamente, prima di fare questo importante passo e poi un bel giorno, ho stabilito che avrei portato avanti questa soluzione per capire se potevo disintossicarmi da quella che io considero essere la mia �droga� casalinga. Per meglio spiegare il suddetto discorso, devo fare un salto indietro di qualche anno, quando avevo soli ventun�anni.A quei tempi, di lavoro, facevo il barman presso una caffetteria del centro città e la domenica terminavo il mio turno alle dodici in punto. Il lunedì era invece il mio giorno di riposo settimanale, finalmente un giorno e mezzo di tranquillità. Eravamo nel mese di Luglio, domenica pomeriggio, faceva parecchio caldo e io da solo in casa, ...
    ... mi spogliai rimanendo con le sole mutande addosso e mi sdraiai sul divano a guardare un vecchio film in tv. Mia madre, che si chiama Nadia, era uscita per andare a trovare una sua amica, mentre le mie sorelle erano andate in discoteca. Noi tre vivevamo da soli perché purtroppo il papà ci aveva lasciati per un malore improvviso soltanto un anno prima. Devo altresì spiegarvi che fino a quel giorno non mi era mai passata per la mente la benché minima intenzione di copulare con mia madre e men che meno con le mie sorelle più giovani. Poi, durante quel tardo pomeriggio di Luglio, scoppiò la scintilla e così tutte le cose cambiarono prendendo tutt�altra direzione. Successe che io mi addormentassi lungo disteso sul divano e che mia madre rientrasse presto dall�incontro con la sua amica. Quando un oretta più tardi mi svegliai, non udii alcun rumore in casa e nemmeno mi accorsi della presenza della mia genitrice. Mi alzai con dentro le mutande il cazzo duro e pure con l�impellente necessità di fare la pipì. Gli slip bianchi formavano come una tenda canadese tenuta su dal mio lungo picchetto. Arrivai in bagno e piegando il pene verso il basso, indirizzai il potente getto d�urina nella tazza del water. Una bella scrollata e a fatica lo rinfoderai nelle mutande. All�andata, ancora mezzo addormentato, non mi ero accorto che la porta della camera di mamma era socchiusa. Eppure ero certo che prima che mi addormentassi l�uscio era chiuso. Mi avvicinai alla porta e sbirciai all�interno, mia ...
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