1. 125 - Mamma Nadia, grande maiala con suo figlio


    Data: 03/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... madre completamente nuda, era in piedi a fianco del letto e piegava il vestito che si era appena tolta, dandomi la schiena, anzi per dirvi le cose come stavano, più che la schiena mi mostrava il suo magnifico culone.Non so cosa mi prese, cosa mi convinse a rimanere dietro a quell�uscio a spiare colpevolmente mia madre, forse fu proprio quel sedere importante, che io vedevo per la prima volta così generosamente esposto ai miei sguardi. La esaminai da dietro e vidi i suoi fianchi, un po� opulenti, la schiena morbida e arcuata, le cosce ben tornite e i polpacci pieni e non muscolosi. Una cascata di capelli neri e mossi, lunghi ben oltre le scapole completavano il quadro posteriore. Si chinò in avanti per meglio piegare l�abito ed io percepii dentro le mutande il mio cazzo che dopo essersi afflosciato ora stava risalendo rapidamente la china. Intravidi fra le gambe di mia madre un bosco nerissimo e lussureggiante che le ricopriva parzialmente la figa. Si mise in piedi e si avvicinò all�armadio, la cui specchiera mi trasmise l�immagine anteriore del corpo della mamma. Mi sembrava di non aver mai avuto, in vita mia, la esatta percezione di quanto lei fosse una gran figa. L�avevo sempre considerata soltanto come una icona assolutamente asessuata e intoccabile. Per me lei era sempre stata sopra ad un piedestallo, avvolta da un aura di purezza e castità. Il viso di tipo prettamente mediterraneo con gli occhi neri, un naso regolare e una bocca con le labbra spesse che parevano ...
    ... gonfiate artificialmente. Aveva due tettone che celate dai suoi virginali vestiti, non avevo mai notato e invece c�erano, eccome se c�erano. In quel momento non trovai aggettivi utili per poterle descrivere. Si potevano definire sode, voluminose, impettite e fiere, si poteva dire che le sue mammelle erano almeno di quinta, ma forse anche di sesta misura, con quelle larghe e scure aureole sormontate dai capezzoloni turgidi e parecchio sporgenti, capezzoli dai quali io, a suo tempo suggei litri di buonissimo e nutriente latte. Non aveva un filo di pancia e poi li sotto, il suo monte di venere, coperto abbondantemente da un foltissimo pelo che si insinuava fra le sue magnifiche cosce. Lei si voltò nella mia direzione ed io sparii prontamente dietro il battente della porta. Rimasi per un attimo con il fiato corto, titubante, non sapevo se andare in camera mia o infilarmi nel vicino bagno, optai per questa seconda soluzione e mi chiusi dentro a chiave. Mi guardai allo specchio e vidi riflessa l�immagine di un figlio porco e degenere, con il viso rosso, quasi paonazzo, con addosso una forte emozione che mi faceva tremare incontrollabilmente le mani. Guardai più in basso e vidi l�altro essere che spuntava dal mio inguine, rigido e vibrante, come se vivesse di vita propria, esso mi dava l�esatta misura della mia fortissima eccitazione. Passai il dito indice della mano destra sul meato e ne raccolsi un po� di liquido pre spermatico, quindi lo portai alla bocca assaggiandone il sapore ...
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