Finestrino rovente 2 - Racconti Erotici

Finestrino rovente 2

... amici che arriva, sono ancora a poche decine di metri da noi e mi scappa l’occhio sulla ricciolina e ne scorgo due occhi da pantera nera che mi colpirono:””Gianni guardala . . . . ma che faccia da troia!!! Quella oggi ti spolpa vivo, deve avere una fame . . . “ La loro auto si fermò a pochi passi da noi, la ricciolina scese e non potei evitare di squadrarla da capo a fondo come noi donne sappiamo fare quando si mette in moto una competizione al femminile velata di finta amicizia:”Ciao tesoro, sei bellissima . . . . “ aveva anche lei indossato autoreggenti nere ma a maglia più stretta, il tacco era vertiginoso più del mio, ma in particolare erano le tettone che esplodevano inguainate dentro ad un reggiseno molto stretto che le mostrava generosamente ricoperto da un velo trasparente di camicetta annodata sull’ombellico, sguardo molto accattivante e deciso con una chioma ricciola cadente sulle spalle:”Grazie cara, anche tu sei bellissima . . . . oggi mi sa tanto che la mia vena lesbo pretenderà di giocare anche un po’ con questa strafiga che sei . . . . “ Questa battuta mi gelò, avevo dimenticato che era bsx, mamma mia ora che si fa . . . devo trovare soluzioni rapide per evitare il problema pensai:”Il posto è davvero molto bello e isolato, come ci mettiamo per giocare un po’ assieme?” I due amici suggerirono di metterci fra le due auto in modo da essere comunque ben riparati anche da chi avrebbe potuto vederci da lontano. Per noi andava bene, i nostri uomini misero le auto ...

... nella miglior posizione per essere riparati da sguardi indiscreti, la ricciolina tirò fuori dal portellone posteriore due stuoie da campeggio che distese sull’erba, vi si sdraiò sopra, si slacciò il reggiseno, le tette trabordarono fuori dalla camicetta velata e si diede il via alle ostilità:”Cara ti andrebbe di venire qui da me a leccarmi un po’ le tette mentre i nostri men ci guardano ed eccitano?” Cazzo, stavolta non me la cavo, vuole proprio fare giochi saffici con me, difficile ora dire di no perché lei avrà pensato che se io pur sapendo che fosse bsx continuavo a frequentarli voleva dire che anche a me stava bene fare sesso lesbico. In realtà non era affatto così, avevo rimosso il problema per rifiuto psicologico ma ora era dura non accettare l’invito:”Ok però ricordati che io non sono bsx e dunque non so cosa riuscirò a fare di buono ehm . . . “ Lei sorrise ma non parlò, io mi distesi al suo fianco e andai col viso verso quelle grandi tette dalle grosse aureole, iniziai a leccarle il capezzolo mentre con l’altra mano le stuzzicavo l’altro, i nostri lui si spogliarono e si misero in posizioni opposte a godersi lo spettacolo con le banane in mano, la ricciolina mostrava di gradire il lavoretto che le stavo facendo ai capezzoli quando d’un tratto proferì:”Voglio un uomo che me la lecchi dai vi prego uno dei due . . . . “ La ricciolina era infoiatissima quel giorno, lo avevo capito fin da quando era arrivata, voleva proprio fare sesso senza alcun limite, fu il suo uomo ad ...