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la mia mente
Data: 12/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: suve
... alle sue spalle era arrivato il ragazzo di Adriana, non si sa bene perché o percome doveva averla seguita e ci aveva scoperti sul fatto.A quel punto ero rimasto a piedi, le chiesi se poteva darmi un passaggio in città e Eleonora, questo il suo nome, acconsentì. Durante il viaggio mi raccontò un po� di cose, Adriana le aveva raccontato molto di noi e proprio questo l�aveva incuriosita, il fatto che fossi diverso dalla gente che solitamente frequentavano. Mentre viaggiavamo mi arrivò un sms di Adriana, una frase secca, lapidaria: �meglio che non ci vediamo mai più�. Ne presi atto, anche a me non interessava più vederla, troppe complicazioni ora che il ragazzo ci aveva scoperti.Lessi l�sms a Eleonora e questa annuì, mi spiegò che il ragazzo di Adriana era di una famiglia più che benestante e che lei stava con lui soprattutto per questo e che ora avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare.La mia stima verso Adriana diminuì ulteriormente e mi lasciai sfuggire una frase sul fatto che le bastava prenderglielo in bocca per fare pace.Eleonora rise, anche lei doveva pensarla uguale.A questo punto mi rilassai e passai l�ultimo quarto d�ora prima dell�arrivo a chiacchierare con Eleonora. In effetti l�avevo vista insieme a Adriana un paio di volte e avevo notato la sua bellezza discreta. Lunghi e morbidi capelli castano chiari contornavano un ovale fresco, specie quando sorrideva. Mi riuscì subito simpatica e di sottecchi guardavo il suo seno ergersi sotto una maglia leggera, le sue ...
... gambe inguainate dai jeans. Sì, una bella ragazza.Per gioco mi concentrai su di lei, in maniera leggera. Il fiato le si spezzò subito, un�espressione seria cancellò il sorriso, smise di parlare e sollecitata da me rispose che voleva concentrarsi sulla guida. Ghignai dentro di me e continuai a sollecitarla senza esagerare. Quando arrivammo a casa era rossa e sudata. Scesi dall�auto salutandola senza particolare enfasi e fu lei a darmi il suo numero di cellulare che memorizzai subito sul mio. Poi entrai in casa fischiettando.Trovai Angela che mi accolse con un sorriso ironico e baciandomi sulla guancia mi sussurrò:- Un�altra? -La mandai bonariamente a quel paese ridendo e insieme entrammo abbracciati in cucina.La mamma stava preparando cena e ci fece un largo sorriso.- E� bello vedervi andare d�accordo -e tornò ai fornelli. In effetti io e Angela avevamo riscoperto il rapporto fratello/sorella, ridevamo e scherzavamo spesso, il suo carattere allegro per natura era venuto fuori una volta eliminati i pensieri negativi. Parlavamo spesso della scuola, degli studi, degli amici, le avevo raccontato una versione edulcorata della storia tra me e Adriana, su mio consiglio aveva cambiato un po� look, si curava di più e subito la sua vita sociale aveva fatto un balzo in avanti con nuovi amici e amiche. Lasciai Angela a dare una mano a mamma e andai a farmi una doccia.Come Dio volle la scuola finì, agli esami fui promosso in tranquillità e ora non avevo programmi.Non avevo più parlato con ...