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La conca
Data: 13/11/2020, Categorie: Incesti Autore: liana
... I vestiti ci serviranno per quando ci saremo asciugati ed a questo ci penserà il sole.�Un secondo dopo è in acqua. Si porta dietro di me; mi abbraccia e mi stringe a se. è in quell�attimo che avverto il suo cazzo insinuarsi fra le mie chiappe. Mi giro di scatto. Lo guardo negli occhi. lui arrossisce. Metto la mano sul suo petto e lascio che scivoli verso il basso. Raggiungo il suo inguine e tocco il suo cazzo. Lo impugno. Lui geme. Ci sono riuscita. Mi vuole.�Mammaaaaaa.��Però! sei ben messo.�Ha un cazzo lungo e grosso. è duro come granito. Continuo a tastarlo ed intanto gli parlo.�Questo che sto toccando sono io a fartelo venire duro? Hai detto che stai guardando una donna e non tua madre. Che ci faresti con una donna come me?��Sì, sei tu che me lo hai fatto venire duro. Primo: le direi che sono innamorato di lei e non da oggi. Secondo: le chiederei se vorrebbe ospitarmi nel suo letto.��In parole povere la vorresti scopare?��Sì.��E se questa donna è tua madre la scoperesti lo stesso?��Più di qualsiasi altra donna.��Allora è vero che fai cattivi pensieri su di me? Tu vuoi accoppiarti con tua madre. Mi vuoi chiavare.�Impallidisce. Mi stringo al suo corpo. Porto le braccia intorno al suo collo. Sollevo le gambe e le porto dietro la sua schiena. Gli stringo le cosce sui fianchi. Mi muovo quel tanto che basta da far si che il suo glande entri in contatto con la mia vulva e si posizioni fra le grandi labbra della mia polposa gnocchetta. Potrei ...
... infiocinarmi ma voglio che sia lui a farlo.�Perché non me lo dici?��Cosa devo dirti?��Che vuoi chiavarmi. Dimmelo. Voglio sentirtelo gridare. Di: mamma ti voglio chiavare.��Sei mia madre. Come faccio a dirti che ti voglio chiavare.��Se non lo gridi non mi avrai. Io sono pronta a riceverti. Gridalo ed io ti farò entrare nel mio ventre. Realizzerò il tuo sogno�Un silenzio che dura qualche secondo.�Si, mamma, ti voglio. Bramo mettertelo dentro alla pancia fin da quando ho incominciato ad avere le mie prime polluzioni notturne. Sei la donna dei miei sogni erotici.��Voglio sentire la frase magica. Gridala.�Non si fa ulteriormente pregare. Grida.�Mamma, MAMMA TI VOGLIO CHIAVARE.�Finalmente. Era ora. Appena l�eco di quel grido si spegne mi lascio andare ed il suo cazzo sprofonda nel mio ventre.�Bravo il mio cucciolo. Ora cerca di portarmi fino a quella roccia inclinata. Credo che sia il posto adatto per stantuffare il tuo pistone nel mio cilindro.�Mi mette le mani sotto al culo e si muove per raggiungere la roccia. Io mi tengo aggrappata al suo collo e avvinghiata con le gambe alla sua schiena. Durante il tragitto non posso non sentire il randello di mio figlio muoversi nel mio ventre.�Fa presto che non ce la faccio più a resistere.�Finalmente arriviamo alla roccia. Lui mi fa mettere il culo sulla nuda pietra. Abbandono il suo collo e mi adagio con la schiena sulla pietra bianca.�Finalmente ci siamo. Dai figlio di puttana. Ora datti da fare. Metti in funzione il tuo ariete e sfondami ...