Confessioni di una mente perversa. -6a ed ultima parte
Data: 26/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69
... solo un motivo per scoparti Antongiulio…”
“Ma tu hai visto tutto da qui?”
“No, assolutamente! Solo che mi si rappresenta il concetto che sta attraversando la tua mente adesso; è uno dei privilegi di noi accompagnatori intimi ed ultimi…vai a quel momento, vai…come io ti ho messo a disposizione la mia avventura con quei due truffatori…”
Mi tornò subito in mente cos’avevo fatto, e con una certa nitidezza, e dire che avevo creduto di avere un’alunna particolarmente zoccola:
…
…mentre adesso zia Adriana, mi aveva aiutato a ricordare l’episodio integralmente:
… Valeria era solo la proiezione di te stessa, quando tra l’altro non eri ancora drogata di mariujana…interroga la tua coscienza, e capirai da sola!”
“Ma allora, anche Enrica…”
“Tutto una specie di sogno deformato Leda, e per il cunninlinctus con me non preoccuparti! Qui non interessa a nessuno, né per me, né per te; a proposito di tempo…”
“Cosa? Ma qui dove?”
“In una sorta di dimensione superiore che non mi è consentito adire, ma ci posso comunicare se occorre…”
“Dimensione superiore? Allora ci sono dei varchi…allora conosci la schiuma quantistica? I worm-hole...”
“Leda, non so niente di fisica, tantomeno se quantistica…io qui io ho finito il mio compito. Ti prego di non trattenermi oltre. Ho ancora molto da fare, altrove per altre anime...ne arrivano di continuo…si tratta di assisterle affettuosamente, e far loro capire che non torneranno nel corpo da cui provenivano…”
Ci alzammo, e ...
... feci per stringere la mano a mia zia ed abbracciarla, ma non sarebbe servito…stava scolorendo, sempre meno definita nei suoi tratti; io avevo visto quelli che aveva prima di morire per un tumore al pancreas anni prima…
“Basta Leda…me l’hanno appena comunicato: si sta per aprire il canale audio, potrai ascoltare i presenti per qualche minuto, anche se non potrai parlare con essi; non possono sentirti, né vederti… non prendertela! ...poi andrai verso la luce, una specie di varco, e non temere andrà tutto bene…Addio Leda…”
“Addio zia…”
Mia zia, o l’ombra debolmente colorata che ne era rimasta, mi salutò con un sorriso, e scomparve del tutto dissolvendosi; in quella stanza azzurrata dalle luci fredde tre persone di famiglia stavano intorno al mio corpo nudo, semicoperto dal lenzuolo regolamentare: i miei genitori, Antongiulio, e Marta Kopelij che era accorsa…il cane Pippo l’avevano lasciato a casa…adesso sentivo le loro voci: mamma si stava preoccupando per Antongiulio che non cacciava lacrime, ma aveva uno sguardo fisso, quasi vitreo, sul mio bel corpo seminudo; stava cercando la mia vulva con lo sguardo, ma era parzialmente coperta dal lenzuolo; mamma se ne accorse dato che non lo perdeva di vista un attimo, e disse:
“…ma ti sembra il momento per guardarle la patata? Che volevi fare? …su, che sei?! Un demente ?!…belle cose! Te l’hanno detto quei bestia degli amichetti? ...è a loro che gli ...”
Antongiulio disse:
“Prima quando voi non eravate ancora arrivati è ...