1. Confessioni di una mente perversa. -6a ed ultima parte


    Data: 26/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... ce l’avevo abbastanza simpatico, per via di quella polaroid col segone che il vicecommissario Lorenzi mi aveva mostrato. Gli chiesi, sbottonando i miei jeans che portavo senza cinta:
    
    “Sei mai stato con una donna?”
    
    “No.”
    
    “Senza chiederli ai tuoi genitori, quanto avresti da parte?”
    
    “Dovrei contarli, non so adesso…trentacinque, quarantamila forse…”
    
    “Me li farò bastare, valli a prendere…io intanto mi spoglio, ti dispiace?”
    
    “No, no…fa pure. Te li vado a prendere…”
    
    Lui andò in un’altra stanza, probabilmente la sua, e in un minutino scarso tornò in corridoio angolo soggiorno dove io mi ero già calati i jeans, lasciando scoperte le mie gambe, ed in evidenza ovviamente le mie mutandine.
    
    “Senti Roberto, per stì soldi non sperare di potermelo mettere nella fica, e poi nel culo…o nella fica o nel culo, un buco solo, e mi sborri fuori, va bene? Pancia o chiappe, tieni a mente!”
    
    “Un buco solo, d’accordo. Le tette te le scopri o resti in maglietta ?”
    
    Mi tolsi la maglietta restando col reggiseno. Roberto subito si mise a prendere e baciare le zinne, e dopo un minuto di quei baci, mi chiese di toglierlo. Non avrei voluto, dato che ero stata pagata poco per gli standard di una vera prostituta, ma alla fine, ripensandoci, lo sganciai, lasciando i capezzoli e le tette libere di pendere; i suoi bacetti imprecisi e frenetici però, me le avevano indurite, oltre che riscaldate abbastanza, per cui quando trovò con la bocca i miei capezzoli lo lasciai libero di ...
    ... succhiarli; la qual cosa fece con una certa sete di latte risalente chissà a quando…avevo appena terminato una serie di esperienze lesbo bisex con Carola e Donato, ma adesso, ben inteso per soldi, ne stavo facendo una etero con un coetaneo, o meglio un ragazzo che distava da me 3 anni e qualcosa. Passava eccitato da un succhio all’altro; ma che veniva, dal terzo mondo che non finiva mai di succhiare? Forse col sesso precedente avevo avuto modo di produrre del latte. Roberto si fermò e mi guardò ventre ed ombelico; mi baciò su tutta la pancia infilando la lingua sull’ombelico: una vera invasione; io dei miei respiri e rantoli, al 50% di essi, erano una finta che gli propinavo a bella posta per l’erezione. Finalmente mi tolse le mutandine (ormai bagnaticce, dato che ero una femmina anch’io). Vedendo la mia fica col pelo vi sbattè la faccia per bagnarsela della mia fica, ormai calda, pronta anche a gonfiarsi. Si mise subito a leccarla maldestramente ai lati, mentre avrebbe dovuto farlo più sopra, e con la lingua più leggera…beh magari anche più veloce; ma per quanto ne potevo sapere era alla sua prima leccata, di una vera fica, anche se forse l’avrebbe gradita di più se fosse stata di una donna adulta. Rimanendo in piedi, rigida, allargai le gambe a triangolo, e ad occhi chiusi mi stavo godendo quella maschia leccata del mio sesso da quel mezzo ometto…ma ovviamente sarebbe cresciuto…me la stava leccando troppo, per cui gli intimai:
    
    “Leccami anche le cosce, lì all’interno…come faceva ...
«12...456...16»