-
Dolcetto o scherzetto?
Data: 16/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear
... instancabili l’asta del padre fino a perdersi nella folta peluria che saliva verso l’addome contratto. I gemiti di piacere si mischiavano ai conati di saliva. "Pensi di poterlo fare anche tu? – mi chiese - Mi piacerebbe sentire la mia cappella tapparti la gola. E da come stai sbavando credo che nemmeno a te dispiacerebbe l’esperienza…” Ansimai annuendo. "Allora, che dici? Facciamo un po’ di pratica?" insistette il signor Marco mentre Ste continuava a lappare. "Sì" sussurrai inginocchiandomi. Ste sollevò la testa. Il pene grondava saliva da cima a fondo; lo afferrò alla radice facendolo oscillare davanti ai miei occhi. Avanzai carponi fino a che le mie labbra si appoggiarono alla prugna calda e bagnata del signor Marco. Guardai verso di lui come un cucciolo in cerca di carezze. La sua mano si perse tra i miei capelli. In realtà dentro di me ero devastato: il mio sogno proibito, tutto ciò su cui avevo fantasticato per mesi, si stava realmente avverando. La mia eccitazione era ad un livello tale che dal mio uccello il liquido precum sgorgava a litri. "È tutto bagnato papà!” le dita di Ste mi regalarono un brivido. "Stai sentendogli la cappella?" chiese il signor Marco che, sdraiato, non poteva vedere. "Sìììì! E dovresti vedere quanto precum sta pompando! È fradicia!" ridacchiava come un matto. Mi sentii avvampare. "Va tutto bene, Enri. Tutto bene… - mi rassicurò - Fammi assaggiare, figliolo!” disse puntandosi con i gomiti. Mentre la mano si ...
... Ste si avvicinava alla sua bocca, il signor Marco forzò la mia ad ingoiare il suo randello. "Tutto qui! – mi rassicurò – Ora rilassati e lascia che ti riempia la bocca... S… Sììì! Così!- tra i lucciconi degli occhi, lo vidi leccare ingordo il mio precum che il figlio gli porgeva - Cazzo, hai un buon sapore! Il tuo papà è fortunato a poterne bere! O non glielo permetti?" Con la bocca occupata, l’unica cosa che mi riuscì fu di scuotere la testa. "Peccato! - concluse il signor Marco terminando di leccare le dita del figlio per darsi una vigorosa pacca sull’addome - Non sa cosa si perde! E adesso giochiamo sul serio! Sali sopra di me. Voglio succhiare questo nettare meraviglioso direttamente dal tuo cazzo mentre continui il lavoretto al mio uccello. Deve arrivarti fino in gola. Così non basta… Non mi basta!" Senza togliermi il cazzo dalla bocca, sollevai una gamba, ruotando al contempo il resto del corpo per scavalcare quel toro e adagiarmi sul tappeto morbido del suo corpo. Culo e pube erano rivolti verso il volto di quell’uomo meravigliosamente eccitante. Lo si sentii afferrarmi e forzarmi gentilmente ad arretrare così da permettere alla sua lingua di lambirmi le chiappe. Le mie palle vibrarono quando la lingua frustò il mio buchetto. La mano intanto rovesciò l’uccello all’indietro per consentirgli di prenderlo in bocca. “Aaaahhh…” mugolai. E nell’istante in cui la sua lingua si sfregò contro l’orifizio in cima alla cappella, il mio uccello riprese a sgorgare ...