1. Il cliente (prima parte)


    Data: 18/11/2020, Categorie: Trans Autore: stefylegs69, Fonte: Annunci69

    ... no.
    
    Almeno tre di loro continuavano a fissarmi ed uno addirittura mi faceva gesti molto espliciti… inutile dire che nel frattempo ero fradicia ovunque….
    
    Pensai di andare in toilette ma temendo di essere seguita e molestata se non peggio, visto che aspettavo il mio cliente, restai seduta pur ammiccando a mia volta a quell’uomo….
    
    Dopo pochi minuti arrivò finalmente il cliente che, sorridendo, si accomodò al tavolo.
    
    Dopo pochi convenevoli, questo mi guardò fisso negli occhi facendosi molto serio; sorpresa dall’atteggiamento improvvisamente diverso, trovandomi in imbarazzo, mi alzai dicendo che avevo bisogno un attimo della toilette. Il cliente continuò a guardarmi serio senza profferire una parola.
    
    Mi recai quindi in bagno , la mia tracotanza aveva però lasciato il passo al tremore delle ginocchia, a me ben noto, che mi prendeva tutte le volte che mi assalivano timori….
    
    Giunta nel cesso, attraversato l’antibagno entrai nello stanzino del water a fare la pipì.
    
    Mentre ero seduta sentii dei passi nell’antibagno … avvampai… i timori si moltiplicarono ed avvertii che dal mio clito moscio , dopo la pipì, cominciarono a gocciolare i miei umori … stavo venendo……
    
    Trattenni per miracolo il mugolio molto femmineo che sempre accompagna i miei orgasmi, mi asciugai e mi rialzai con molta fatica dal wc .
    
    Ricomposto il mio abbigliamento, almeno quello, uscii dal cessetto e non vedendo nessuno mi tranquillizzai.
    
    Nel mentre che lavavo le mani, mi sentii afferrata da ...
    ... dietro all’altezza della vita da una presa d’acciaio.
    
    Alzai lo sguardo verso lo specchio e vidi dietro di me il viso del mio cliente ; stavo per urlare quando lui mi sussurrò all’orecchio: “ehi dottore, anzi, dottoressa, ma lo sai che mi interessi più da puttana che da consulente? Tra l’altro da consulente non vali un cazzo, il commercialista mi ha detto che hai fatto un sacco di minchiate e mi hai provocato danni che dovrai risarcirmi…. Quindi ora stai buona, raggiungimi al tavolo che dobbiamo parlare….” .
    
    Mi mollò spingendomi contro il muro con forza ed uscì dalla toilette.
    
    Cazzo, mi aveva beccata , ero rovinata ed in più la storia del risarcimento….. era evidente che voleva ricattarmi….
    
    Con il cuore in gola, ma comunque eccitata da quella presa possente che mi aveva cinto all’improvviso, uscii dalla toilette e con le ginocchia sempre più tremanti raggiunsi il tavolo.
    
    Mi sedetti con lo sguardo basso e lui perentoriamente mi disse a bassa voce: “da questo momento in poi farai quello che dico io , e non solo stasera… ah, comunque ti avevo già sgamata oggi pomeriggio , quando sei caduta, frocetta, puttanella, ho visto il perizoma di seta che è spuntato dai pantaloni”.
    
    Non ebbi il coraggio di replicare alcunchè. Il cliente chiamò il cameriere ed ordinò anche per me.
    
    Ovviamente la fame se n’era andata insieme alla mia reputazione….
    
    Il cliente disse: “bene dottoressa, vedo che non hai voglia di mangiare, però devi bere il vino rosso che ho ordinato, e lo ...