Le due veneri.
Data: 18/11/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Sesso di Gruppo
Altro,
Lesbo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... Erica sarebbe andata al mare con i suoi amici ed io, mio malgrado, l’avrei seguita, non tanto per poter stare con lei, quanto per poterla tenere d’occhio.Erica era, e non solo secondo me, molto attraente. Aveva lunghi capelli biondi, i quali le cadevano fino a metà schiena, girandosi su se stessi in riccioli larghi e soffici, i suoi occhi erano di un azzurro glaciale, molto più chiari dei miei ed avevano un non so che di orientale nel loro aspetto. Il suo corpo era per me fonte di eccitazione pressoché costante, abbondante nel sedere, senza che esso divenisse brutto, ma soprattutto nel seno, una quinta misura naturale, morbida ed irresistibile. Erica, come tutte le donne, fingeva di vergognarsi delle sue forme, definendosi troppo grassa e troppo bassa ma, questo ve lo assicuro, erano in pochi a fare si che le sue forme, lievemente rotondeggianti, dissipassero l’incredibile attrazione che essa suscitava negli uomini.Non mi fidavo, questo era naturale, Erica mi aveva conosciuto mentre era fidanzata con un altro uomo ed io, al tempo, non mi ero fatto problemi a soffiargliela, lei però, aveva l’abitudine di flirtare, giocare, osare e, soprattutto, tradire ed io, benché non granché affezionato a lei, non ero certo volenteroso di farmi prendere in giro, soprattutto visto che, oltre dai ragazzi, dovevo guardarmi le spalle anche dalle donne. Non era un segreto, infatti, che Erica amasse intrattenersi in compagnia delle ragazze, quanto in quella dei ragazzi e, benché la osa mi ...
... avesse inizialmente stuzzicato ogni genere di fantasia, sapevo che i pericoli, con lei, sarebbero stati doppi.Partiti per la classica località balneare romagnola, con un convoglio di vetture degno di una carovana del far west, e giunti a destinazione dopo ore di traffico intenso e caldo insopportabile, ci stabilizzammo in un residence degno dei miei peggiori incubi: affollato, rumoroso e colmo di ragazzi e ragazze festanti, spesso ubriachi e, soprattutto, vogliosi di portare i loro giochi ben oltre la nuotata amichevole o la ballata in discoteca. Per i primi giorni, infatti, non feci altro che allontanare potenziali pretendenti dalla mia ragazza, rischiando di fare persino a botte, quando uno di costoro fu sorpreso a toccarle il seno, per nulla scoraggiato dalla mia presenza e, questo va detto, quasi invitato dalla mia poco austera fidanzata.Stufo del suo atteggiamento libertino, che non mi avrebbe infastidito tanto se a me fosse stato permesso anche solo parlare con un altro membro del sesso femminile, alla fine del secondo giorno espressi tutto il mio rancore nei suoi confronti, non mancando di assicurarmi che i suoi amici mi sentissero ogni parola sgradevole che pronunciai nei loro confronti. Terminato il litigio, lasciai Erica nella sua stanza, dicendole che me ne fregavo, che poteva darla a chi voleva, ed esprimendole a pieno la similitudine che essa aveva con le peggiori e più audaci meretrici immaginabili. Dopo essermi sbattuto la porta alle spalle, mi allontanai dal ...