Le due veneri.
Data: 18/11/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Sesso di Gruppo
Altro,
Lesbo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... mia e di Erica, fermandomi sulla porta, ove sentii un rumoreggiare alquanto sospettoso.Squittii, fruscii, respiri, i tipici segni che fanno subito capire cosa stia accadendo dentro una stanza. Meno male che Sara doveva tenermela d’occhio, che doveva farle la guardia, invece, tutti erano usciti, probabilmente per andare a cena ed Erica era stata lasciata sola con qualche ragazzo.“Perfetto” pensai appoggiando la mano alla maniglia della porta “Cogliamola sul fatto e facciamola finita con questa storia!” e, così pensando, aprii la porta.Rimasi a bocca aperta, esattamente come le persona che avevo appena sorpreso. Mi ero deciso ad entrare nella camera urlando a squarciagola ma, prima che io potessi pronunciare la prima sillaba, fui costretto ad interrompermi. Per una frazione di secondo ebbi la possibilità di vedere Erica e Sara baciarsi, i loro seni in parte scoperti, intente a toccarsi amorevolmente, in preda ad un passionale scambio di effusioni. Appena mi notarono però, il bacio si interruppe e Sara, visibilmente scossa, si aggiusto subito il vestito, coprendo i suoi abbondanti seni rosei sotto il vestito arioso che indossava.“Dio…” disse, visibilmente rossa in viso “…mi dispiace, non è come pensi…io…”La ragazza fece per alzarsi ma Erica la fermò, afferrandola per una spalla e baciandole una guancia amorevolmente, ridacchiando nel guardarmi.“Hai visto amore…” disse, accoltellandomi con quel suo sguardo di sfida “…anche la nostra Sanina non è così buona e dolce come ...
... credi.”Sara aveva gli occhi lucidi, il suo sguardo era al contempo imbarazzato, terrorizzato e rattristato. Pochi minuti prima aveva cercato di rassicurarmi ed ora, si era fatta cogliere in flagrante mentre baciava, toccava e denudava la mia donna. Le sue colpe però, non erano finite.“Dai, tesoro…” disse Erica guardando la compagna negli occhi “…di al nostro amico da quanto stiamo insieme…”Fu una pugnalata nel cuore, non solo nel mio ma, lo si vide, anche in quello di Sara, la quale, per la mia incredulità, confessò balbettando i suoi peccati.“U-un anno…”Un anno. Io ed Erica stavamo insieme da poco più di tre mesi e lei già andava a letto, con la sua migliore amica, da nove mesi prima che uscissimo per la prima volta.“Per favore, non arrabbiarti…” sospirò Sara, il cui viso ora non tratteneva più le lacrime “…noi ti vogliamo bene…e…”“…e tu sei cornuto!” rise ancora di gusto Erica, leccando le gocce salate dal volto dell’amica.“Smettila!” esclamò Sara, spingendola via. “Non fare la stronza, non fare finta che non te ne freghi un cazzo!”Erica aggrottò la fronte, seccata, voleva irritarmi, inizialmente, ma ora, forse, voleva infastidire anche Sara. Comportarsi male, dopotutto, era il suo passatempo preferito e, pensando di non aver oramai nulla da perdere, aveva deciso di divertirsi con i sentimenti di coloro che amava, finché poteva.“Hai ragione…” disse alzandosi.Erica si fece avanti, venendo verso di me con passo deciso e provocante. I suoi capelli erano sciolti e rimbalzavano come ...