Le due veneri.
Data: 18/11/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Sesso di Gruppo
Altro,
Lesbo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... residence, non senza ricordare ai nostri compagni di appartamento di stare lontani dalla mia ragazza, ed andai a passeggiare sulla spiaggia, lasciata finalmente libera per quel periodo di tempo in cui il sole non è forte abbastanza da abbronzare ma non ha ancora lasciato spazio alla notte, in cui, sulla spiaggia, i vacanzieri si ritrovano a ballare, bere e divertirsi.Camminai per qualche minuto prima di accorgermi di essere seguito. Non so come feci a rendermene conto ma, improvvisamente, mi sembrò di sentirmi un paio di occhi addosso e, fingendo di guardare il mare, notai con la coda dell’occhio che si, effettivamente qualcuno mi stava seguendo. Mi voltai, e riconobbi subito la persona che avevo davanti. Aveva un fisico simile a quello di Erica, sebbene leggermente meno abbondante, così come, di poco, meno formoso, due bellissimi occhi castani , un vestito decorato da migliaia di rose rosse disegnate e lunghi, splendidi capelli rossi, di quelli che si vedono, oramai, solo nei film in stile ottocentesco, basati su boriosi e noiosissimi romanzi di Jane Austin.“Sara,” sospirai sollevato “che ci fai qui?”Sara era un’amica di Erica, forse la sua migliore amica e, certamente, era una delle poche persona che sopportavo tra le sue amicizie. Bella, intelligente e dolce, Sara era sempre gentile e disponibile con tutti ma, contrariamente alla sua amica, teneva le sue attenzioni, ed il suo corpo di conseguenza, per se o, al massimo per chi le si accompagnasse sentimentalmente. Era una ...
... ragazza molto singolare per il quale, non lo nego, avevo sempre avuto un debole.“Non te la prendere, lo sai come è fatta.” Disse Sara, appoggiandomi goffamente una mano sulla spalla “Fa la scema ma non vuole tradirti, ti vuole bene.”“Si, certo!” risposi io seccato “Sono pronto a scommettere che ora sarà con uno dei vostri amici adivertirsi”Sara sospirò, sapeva che la sua amica era così, difficile da far ragionare, convinta di poter avere tutti e di avere diritto a costringere il proprio partner ad avere solo lei. Era un’idea ingiusta ma, sfortunatamente, Erica non vedeva altra realtà che non fosse la sua. La sua migliore amica però, pensava di avere una carta in più da giocare. Erica, era certa, voleva far durare il nostro rapporto e, con l’aiuto della sua migliore amica, ce l’avrebbe fatta.“Non preoccuparti. Te la tengo d’occhio io!” mi rispose “Sei una brava persona e voglio che tu stia con lei.”Così dicendo Sara mi baciò la guancia furtivamente, prima di voltarmi le spalle e tornare verso il residence di corsa, quasi non ci fosse un secondo da perdere per fermare la sua amica, prima che compisse qualche scellerato atto. Io, invece, dedicai i minuti seguenti a sbollire la mia rabbia, passeggiando con i piedi immersi nella fresca acqua marina fino a quando non mi sentii tranquillo abbastanza per poter tornare alla mia stanza. Giunto al residence salii le scale fino al piano a cui era il nostro appartamento, aprii la porta principale e mi diressi verso camera mia, o meglio, ...