1. Giochi di potere di un poliziotto molto cattivo


    Data: 20/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    ... la bocca di umori alternanti fino a quando esplosero in un intenso orgasmo tutti insieme. Il primo con un urlo che probabilmente risvegliò tutti gli animali del parco, mi riempì gli intestini con una quantità di sborra impressionante. Gli altri due mi schizzarono abbondantemente sulla faccia, impiastrandomi i capelli, il volto e uno schizzo mi finì anche negli occhi che iniziarono subito a bruciare. Fu allora che un fascio di luce si accese e illuminò il mio corpo nudo e ancora vibrante di piacere. “Fermi!” urlò da lontano una voce profonda e autoritaria. I tre sconosciuti risistemarono immediatamente i loro cazzi ancora duri nei pantaloni e lasciando cadere il mio corpo stremato a terra, si diedero alla fuga. Riconobbi l’uniforme da poliziotto e senza protestare, ancora in preda all’eccitazione mi lasciai accompagnare all’uscita del parco… nudo e in manette.
    
    “Adesso basta cazzate…” la voce del poliziotto tuonò talmente forte che sobbalzai di nuovo sulla sedia. Si alzò di scatto, si avvicinò a me con fare minaccioso ed estrasse un grande manganello nero dalla cintura. Me lo appoggiò sulla bocca e sussurrandomi nell'orecchio mi ripeté quello che già sapevo "Senti frocetto, sappiamo benissimo entrambi cosa stavi facendo nel parco, quindi non prendermi per il ... ehm, non prendermi in giro". Mi scappò un leggero sorriso per come stava particolarmente attento ai termini che usava. "Hai soddisfatto la tua vomitevole voglia di cazzo. E dalla tua faccia ancora incrostata di ...
    ... sborra e da quella che hai lasciato nella mia auto presumo che tu ne abbia presa in abbondanza". Così dicendo passò il manganello dalla bocca all'interno delle mie cosce, spingendolo sotto le palle fino a sfiorare il mio buchetto ancora bello dilatato. “Sì, signo... cioè no, signore” continuai a negare. “Mi fate schifo voi depravati” incalzò “vi fate sempre beccare negli stessi posti e con le solite inutili scuse negate l’evidenza”. Fece una breve pausa e appoggiò il manganello sul tavolo “D’altro canto c’è di buono che siete una facile scopata, non sapete mai dire di no a un bel cazzo”. Così dicendo si slacciò il cinturone, aprì i pantaloni ed estrasse la sua mazza che non aveva assolutamente niente da invidiare al manganello. Era durissima e salda in una mano se la picchiettava sul palmo aperto dell’altra in un gesto chiaramente provocatorio. L’espressione di disprezzo sul suo volto non era cambiata, ma i suoi movimenti erano più lenti e i passi calibrati. Mi girava attorno con fare autoritario. Stchak, stchak, stchak rimbombavano i colpi del suo cazzo sulla mano nella stanza vuota. Rimasi sbigottito nel vedermi svettare a pochi centimetri dalla faccia il cazzo duro del poliziotto quando si fermò davanti a me. “Succhia puttana!” esordì puntandomelo alla bocca. Di riflesso aprii la bocca e me lo lasciai scivolare dentro. Sapeva di piscio, ma quel gusto fresco ed eccitante. Lo sentii spingere in avanti e indietro fino all’apertura dell’esofago. “Forza! Fatti scopare quella ...