1. Giochi di potere di un poliziotto molto cattivo


    Data: 20/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    ... sopravvento. Il mio cazzo duro strofinava sul tavolo a ogni colpo di manganello che mi riempiva fino a dove nessuno era mai arrivato.
    
    D’un tratto lasciò cadere a terra l’attrezzo lasciando tra le mie chiappe una voragine vuota bisognosa di essere riempita. Due sputi diritti nel buco e uno sulla mano con cui si lubrificò il cazzo in erezione e con un colpo secco entrò dentro di me facendomi sentire che tra il suo cazzo e il manganello non c’era molta differenza. Con i pantaloni abbassati fino a mezza coscia e la camicia aperta mi scopò per una buona mezz’ora senza mai cambiare posizione. Il ritmo e la profondità della scopata variava a seconda di quanto era vicino a sborrare. Era chiaro che voleva far durare quell’amplesso il più possibile. Era veramente instancabile, insaziabile e ogni tanto commentava ad alta voce “Cazzooo! Meglio di una figa” oppure “Lo senti il mio cazzone in quella caverna?”. Non rispondevo, non reagivo alle sue provocazioni, godevo in silenzio cercando di soffocare i mugolii. Sborrai ben due volte col cazzo schiacciato sul piano del tavolo: la prima quasi all’inizio per lo sfregamento e la seconda quando con la cappella mi stimolò la prostata talmente bene che un altro bel rivolo di sborra uscì incontrollato.
    
    Gli lasciai fare qualsiasi cosa per tutto il tempo che voleva, ero disposto a tutto per riguadagnarmi la libertà. Alternava le penetrazioni ...
    ... con il cazzo a quella con il manganello. Fu solo quando entrò contemporaneamente con le due mazze che dovette tapparmi la bocca con una mano per soffocare le mie urla. Ogni tanto si soffermava ad ammirare il mio buco completamente aperto e ci soffiava dentro per rinfrescarlo un po’.
    
    Ormai non resisteva più nemmeno lui. Mi diede gli ultimi tre o quattro colpi raccogliendo tutte le energie ed estraendolo con un tempismo perfetto mi inondò la schiena con abbondanti schizzi di crema calda. Grugniva come un animale mentre si svuotava sopra di me. Quanto avrei voluto prenderla in bocca, assaggiare il seme di quell’uomo vero, ma preferii stare zitto e abbandonarmi a quella sensazione di formicolio generale che partiva e finiva nel mio culo. Che scopata!
    
    Solo alla fine, pieno di sborra su tutto il corpo, esausto dalla lunga scopata, dissi rivolgendomi a lui con un filo di voce “Grazie!” Lo guardai dallo specchio e mi sorrise soddisfatto mentre si riallacciava pantaloni e camicia. Era stato perfetto nel suo ruolo di poliziotto cattivo.
    
    Con una piccola chiave mi liberò i polsi, lasciò cadere le manette sul tavolo e disse “La prossima volta porterò il camice bianco e il divaricatore, al posto del tavolo prepara il lettino per le visite mediche. Vedrai come ci divertiremo...”. Senza aggiungere altro uscì dalla stanza dei giochi lasciandomi sdraiato sul tavolo ricoperto di sborra. 
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