Era d'estate, tanto tempo fa
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
La ragazzina si distese sulla sdraio, con la placida noncuranza per le proprie nudità tipica di chi non è più bambina ma non ancora donna. Il corpo era coperto sopra solo da un top bianco che a stento fasciava l'acerbo seno, sotto, da ridottissimi shorts che lasciavano nude le bellissime e già sviluppate gambe, di cui lei metteva in risalto la carnosità ripiegandole leggermente. Il vecchio che la guardava dal balcone di fronte pensò che quando lui aveva l'età della ragazzina bastavano delle braccia scoperte o una gonna al ginocchio per fare scandalo, mentre adesso non ci si scandalizzava più, di nulla e d'altra parte una madre che va in giro conciata come la figlia adolescente, esibendo cellulite e smagliature, non può certo dire alla ragazza di coprirsi. Alla sua epoca, le donne bisognava immaginarle, dipingersele nel pensiero, lavorare di fantasia, il loro corpo era un continente sconosciuto da esplorare, in cui avventurarsi con l'animo del pioniere. E la mente volò nel passato, a una lontana estate... La guerra era finita, il pelatone e il baffino erano morti, ora i padroni del mondo erano un signore dall'aria anonima e un corpulento baffone. Il paese era diviso tra quelli che credevano nel paradiso in cielo e quelli che credevano nel paradiso in terra, le stelle a striscie si opponevano alle stelle rosse e su tutti Nostra Signora spargeva le sue lacrime, non trovando motivi per non farlo. Quell'estate sembrava che si dovesse arrivare alla resa dei conti ma dicono che le ...
... imprese di un uomo dal naso triste come una salita evitarono il peggio. Il vecchio allora era un ragazzo che non aveva ancora l'età per votare e, in verità, non aveva neanche l'età per andare al casino. I bordelli allora erano una cosa seria, le ragazze si sottoponevano tutte le settimane a visita medica e ogni venerdì si confessavano e comunicavano. Nelle case più eleganti era d'obbligo presentarsi in giacca e cravatta e i ragazzi si chiedevano a che scopo, visto che di lì a poco uno avrebbe dovuto togliersi tutto. Una sera lui cercò di intrufolarsi al seguito di ragazzi più grandi ma la terribile maitresse lo scacciò via tra le risate dei presenti, intimandogli di ripresentarsi senza più latte sulle labbra. L'umiliazione era stata cocente ma più cocente era stare a sentire i coetanei che giuravano di averlo già fatto, grazie a cugine o amiche della madre o servette compiacenti. Era sicuro che si trattasse, in gran parte, di balle ma se loro non potevano provare la verità di quelle esperienze, lui non poteva provare il contrario. A raccontare fandonie anche lui, non era per niente bravo, e allora i suoi sogni erano costellati di avventure esotiche ed erotiche e le più belle attrici del cinema erano le sue iniziatrici e amanti. Anche quell'estate andarono nella casa di campagna, a quei tempi la villeggiatura rurale prevaleva ancora su quella balneare. Saveria, la donna che si occupava della casa nel resto dell'anno, la fece trovare pulita e fresca e le lenzuola sapevano di ...