Era d'estate, tanto tempo fa
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... altro, lo liberò dal ruolo dell'eunuco perché, vista la pessima prova che aveva fornito, si decise che d'ora in poi sarebbero state le donne di famiglia a vigilare in prima persona. Così ebbe finalmente modo di stare da solo e di fare quello che voleva. La notte si chiese, rigirandosi nel letto, quanti soldi poteva volere zia Tonina per un incontro. E se anche lei lo avesse mandato via, come la maitresse del bordello? La mattina dopo scese per colazione e nella grande cucina trovò Annamaria, la figlia di Saveria, una ragazzetta di quindici o sedici anni, selvaggia, sempre scalza per casa, dai capelli e dagli occhi neri come il carbone. Il suo corpo snello era ricoperto solo da una leggera veste. Le braccia e le caviglie, nude, lo accecarono come il sole del mattino che filtrava dalle imposte aperte. La ragazza gli sorrise, o meglio, gli rise in faccia, mettendogli davanti il latte caldo e i biscotti e il caffé. Mentre lui mangiava, lei armeggiava sui fornelli, muovendo le anche con un movimento naturale e quasi felino. Così giovane e fresca gli fece dimenticare zia Tonina. "Annamaria", le chiese,"tu sei fidanzata?" Lei si volse di scatto, senza imbarazzo. "Perché, vuoi fidanzarti tu con me?" Il suo tono era così beffardo che ne fu disarmato. "Niente", disse, "volevo solo sapere se vuoi bene a qualcuno." "Voglio bene a chi mi vuole bene." Si sbrigò a finire la colazione, non tenendoci a essere preso in giro da quella gatta selvatica. Finalmente libero di andare dove voleva, ...
... corse via. Il cielo era azzurro e senza nubi, l'aria calda e molle per il vento di levante. Evitò di andare dalla parte del paese dove c'era la casa di Tonina e si ritrovò in quella alta dove i più facoltosi si erano costruiti ville e villette. Passando davanti a una di queste si sentì chiamare: era Agnese, una ragazza più grande di lui che conosceva fin da piccolo. Anche i suoi erano originari del paese e ci venivano tutte le estati ma lei si annoiava molto anche perché trovava tutti i ragazzi del posto ignoranti e banali. Lo raggiunse fuori del cancello e gli disse di aspettarla, voleva fare quattro passi con lui, il che dimostrava quanto fosse evoluta rispetto alla mentalità del posto, a meno che non lo considerasse un ragazzino innocuo. Non era bella ma piuttosto alta e il seno era molto prominente. Chiacchierava di continuo, gli faceva domande sulla scuola, sui libri che aveva letto, parlava di autori sconosciuti a lui che non era andato oltre i moschettieri e le tigri di Mompracem. Era però lusinghiero che fosse considerato all'altezza di tenere una conversazione con lei e pensò che se godeva delle attenzioni di una ragazza più grande significava che era un tipo interessante. Agnese non gli piaceva molto dal punto di vista sessuale ma in mancanza d'altro poteva anche provare a combinare qualcosa. Il giorno stesso, però, successe qualcosa di imprevisto ed emozionante. Saveria e la figlia vivevano in una stanza al piano terra, dietro la cucina, che si apriva su un piccolo ...