Era d'estate, tanto tempo fa
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... dei peli neri e lunghi e l'alito sapeva di tabacco e di vino. Gli stava sbottonando la camicia e gli chiedeva se la notte nel letto si toccava e a chi pensava quando lo faceva. Sentì delle fitte allo stomaco e in bocca gli venne il sapore dei dolci che aveva mangiato alla festa e della gassosa che aveva bevuto. Zia Tonina lo stava toccando tra le gambe e gli diceva: "Fammelo vedere, voglio sapere come sei fatto e a mamma tua glielo fai vedere o no?" Quell'accenno inopportuno alla madre lo smontò del tutto. La donna aveva avvicinato le labbra alle sue ma non lo baciava, gli mordicchiava il mento, lo bagnava con la lingua, gli lasciava scie di saliva sul viso che gli davano un senso di schifo. Sentiva che stava per rimettere e allora quando lei si alzò per levarsi il vestito, lui si precipitò giù per le scale. Udì una frase che forse suonava come: "Dove vai?", poi una risata sconcia lo accompagnò nella fuga e solo quando fu lontano dal vicolo si chinò su un cespuglio e vomitò tutto quello che aveva in corpo. Qualcuno l'aveva visto? I suoi genitori avrebbero saputo? E quella disgustosa donnaccia avrebbe riso di lui con i clienti, raccontando della sua fuga? Una febbrile angoscia lo invase per alcuni giorni ma nulla succedeva e tutti ignoravano l'accaduto. Gli rimase il rimpianto per il denaro perduto e gli tornò il desiderio, più forte di prima. Pensò che in fondo meritava qualcosa di meglio di una vecchia bagascia di campagna, laida e di dubbia pulizia. Così, un giorno che ...
... Agnese gli parlava di un ragazzo di città intelligentissimo che si era iscritto al partito socialista, per il quale in verità anche lei simpatizzava, le chiese se era il suo fidanzato. Rise, un po' imbarazzata. "Insomma, proprio fidanzati no, i miei si scandalizzerebbero per un socialista in famiglia, dobbiano aspettare..." "E vi baciate?" "Ah, ah, ah! Qualche volta, certo..." "No, è che io...non ho mai baciato una ragazza." Gli lanciò uno sguardo in tralice. "E allora?", gli chiese. "Niente", si affrettò a dire lui. Agnese si guardò intorno. erano seduti davanti a una fontana, in una strada in cui in quel momento, da una parte e dall'altra, non si vedeva nessuno. Gli fece cenno di avvicinarsi. "Non tenere le labbra chiuse, aprile." Il petto abbondante di Agnese premeva sul suo e istintivamente una mano le afferrò un seno, e il dito medio finì sopra il capezzolo...Agnese lo spinse indietro. "Altro che bacio, era questo che volevi fare, eh? Pensavo fossi un ragazzo intelligente, diverso da questi cinghiali e invece sei solo un piccolo chierichetto ipocrita." "Non ho mai fatto il chierichetto." "Ma sei ipocrita, stavi a sentire i miei discorsi solo per arrivare a questo. Mi fai pena. Torna a casa da mamma, vai, vai." La nuova umiliazione lo riempì di rabbia. Se era disposta a baciarlo perché tante storie per una carezza sul seno? L'ipocrita era lei, altro che socialista, progressista e via dicendo! Ritornò a casa. In cucina Annamaria e Saveria preparavano la cena; la ragazza ...