Era d'estate, tanto tempo fa
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... tagliava a fette della trippa mentre la madre cuoceva un coniglio in una casseruola. La madre si allontanò per un altro servizio, non senza avere raccomandato alla figlia di rigirare sul fuoco la casseruola, incombenza che lei sbrigò con grazia e agilità, i lunghi e foltissimi capelli scuri che ricadevano sulla schiena, fino quasi a lambire quella parte del corpo che lui già sapeva essere nuda. Si voltò a guardarlo ed era un'occhiata assassina. "Che hai da guardare?" chiese. "Sei bella, bellissima." "Tu invece sei brutto, proprio brutto." Il tono con cui disse queste parole non era scoraggiante come il loro significato e allora, non appena tornò a lavorare sui fornelli, le si avvicinò piano e le scoccò un bacio sul collo. Selvaggia com'era poteva benissimo graffiarlo o rovesciargli addosso il contenuto della casseruola, invece si limitò a respingerlo con una mano. "Stai attento che ti bruci, signorino, e ti sporchi la camicia con la salsa. Poi mamma tua che direbbe? Vai, vai." "Dicono tutte sempre le stesse cose", pensò lui, salendo in camera sua. Si distese sul letto e immaginò che la sua mano fosse quella di Annamaria. L'estate invecchiava. La sera le lucciole, non ancora scomparse, brillavano nel buio, tra i canti dei grilli e l'affollarsi dei moscerini attorno alle poche luci. Coppiette clandestine e anonime si allacciavano negli anfratti e nei pertugi, rubando pochi momenti di intimità prima che le voci ansiose di padri e madri riconducessero a casa le figlie, pronte a ...
... inventare una scusa plausibile per quei minuti all'aperto. In campagna, di sera, a volte la paura, o meglio l'angoscia ti assale senza un perché, e il silenzio e l'immenso chiaroscuro con gli alberi scossi dal vento, ti appare come una minaccia di morte. Il ragazzo pensava al vuoto della sua esistenza, aveva paura del futuro, della morte, e non era nemmeno riuscito a godere un minuto di piacere. Il nuovo giorno lo rapì agli incubi per restituirlo all'antipatica realtà. La cugina della madre tornava in America, contenta del futuro genero e tutta fiera della civiltà e del progresso che aveva portato da oltre oceano. Kitty ripeteva a tutti good-bye e non c'era uomo che non pensasse a quante corna avrebbe messo al marito. "Nice boy, vieni in America tra qualche anno e troviamo la mogliera anche a te!" Le parole della cugina suscitarono le risate generali ma lui non si divertì affatto. Ormai contava i giorni prima di tornare in città, forse l'anno nuovo lo avrebbero fatto entrare nel casino... L'ultima notte in campagna si addormentò quasi subito. Sognò zia Tonina che era venuta a chiederlo in matrimonio a sua madre e questa rispondeva che doveva andare ad ammogliarsi in America, ma zia Tonina ribatteva che per lui ci voleva una di casa nostra non un'americana che comanda a bacchetta il suo uomo e gli fa le corna. Allora lui interveniva e diceva che voleva sposare Annamaria ma quelle ridevano e gli facevano notare che Annamaria era troppo ricca e lui era senza dote. "Sei sveglio?", ...