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Clitoride maschile.
Data: 26/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gianmy
... disse di sedermici, mi versò un bicchiere di scotch, poi se ne preparò uno anche lui e si sedette su un enorme poltrona intimidatoria davanti a me con le gambe spalancate. «Eri al liceo con Ornella, giusto?.» «Esatto» risposi. «Io non vedo l’ora di finirlo» ha detto «Scommetto che l’università è una festa assurda.» «Beh, uhm ...» mi interruppi. Ha preso il suo telefono dalla tasca e ha iniziato a giocarci «Scommetto che è pieno di figa. Non che io non ne abbia già.» Immaginavo. Un ragazzo stupendo come lui, anche se aveva solo 17 anni, era di sicuro molto più esperto di me. «Voglio dire, per lo più a scuola adesso mi scopo i frocetti... Inevitabilmente» quasi dimenticavo che lui e il fratello di Ornella frequentavano un collegio privato di soli ragazzi «ma alcune delle ragazze della pubblica fanno di tutto per me.» Sono rimasto scioccato per quanto era aperto e sfacciato su tutto ciò. Sentii la mia faccia arrossire di nuovo. «Tu, invece?» mi chiese per poi ritrattare subito dopo «Oh già, haha» ridacchiò con quella sua faccia da schiaffi. Deglutii. Come lo sapeva? «Cosa?» Ho chiesto. «Bhe, che avete fatto il liceo insieme non è l’unica cosa che il fratello di Ornella mi ha detto di te» ghignò «L'hai mai fatto sul serio? Con chiunque? Mai?» Mi ha fissato con un altro dei suoi sguardi. Ho scosso la testa: «No» ammisi. «Cazzo, è davvero strano. Quanti anni hai? 25?» «24» lo corressi. «Quindi hai praticamente 30 anni e non hai ...
... mai fatto sesso.» mi prese in giro. «Non ho 30 anni! Ne ho 24!» «Vabhe, fa lo stesso... Io ne ho appena compiuto diciotto anni e ho già scopato una 20ina di persone.» Si stava massaggiando il pacco da sopra i pantaloncini da calcio mentre guardava il telefono. Quando da questo provengono gli indiscutibile gemiti di una ragazza di un porno. «Non ti dispiace, vero? Prima abbiamo vinto la partita e vincere ogni volta mi eccita da matti.» Non ho detto niente. Fissai semplicemente il punto in cui la sua mano incontrava la morbida stoffa bianca dei suoi pantaloncini leggermente fangosi. Il rigonfiamento sotto, già oscenamente enorme, stava aumentando di dimensioni ancora di più. Il cuore mi martellò nel petto e sentii il mio cazzo svegliarsi. Mi guardò, come se stesse rimuginando qualcosa, poi si alzò in piedi. Si è tolto la maglietta. Venni travolto dal suo odore mascolino mentre vedevo ancora del sudore scintillare sul suo corpo statuario. Chiaramente non si era fatto la doccia dopo la partita. Le sue spalle larghe, il suo petto statuario, i suoi addominali durissimi. Fletté i suoi enormi bicipiti mentre mi sorrideva di nuovo, con arroganza, facendomi vedere le ascelle leggermente umide dove c’erano gli unici peli sulla parte superiore del suo corpo. «Togliti la camicia.» Ero troppo occupato a bearmi del suo corpo, cercando di memorizzare questo momento: ogni dettaglio, ogni muscolo, ogni macchia di sporco, ogni goccia di sudore. «Ho detto: togliti la ...