1. Clitoride maschile.


    Data: 26/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gianmy

    ... era moscio. Era lungo 16 centimetri e grosso 13. Anche da moscio umiliava il mio da duro.
    
    «Il tuo patetico cosino è ancora moscio?» chiese, sedendosi.
    
    Uno sguardo triste mi si allargò sul viso, non volendo deluderlo, ma leccare le sue palle mi aveva fatto tornare duro.
    
    «Merda. Sembra ancora più piccolo di prima» ha detto, strappandomi con cura il metro dalle mani e mettendolo contro il mio cazzetto. «Aspetta un attimo! Prima hai imbrogliato, piccola frocetta?»
    
    «Cosa? No! Mi hai visto...» cominciai, guardando in basso.
    
    «Non arrivi nemmeno a 9 centimetri.» Aveva ragione. Ero più duro di quanto non fossi mai stato. Rimosse il metro e fissai la minuscola vergogna tra le mie gambe, entrambi seduti lì in silenzio.
    
    «Oh, questo è troppo bello» esplose ridendo Federico, suonando più potente che mai. Lo guardai... Il suo enorme cazzo era di nuovo duro e stava tenendo accanto il metro.
    
    «Leggi i centimetri. Uno alla volta.»
    
    «1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22... 22,3.»
    
    Siamo rimasti seduti lì un altro minuto in silenzio prima che lui dicesse: «Bene. A letto.»
    
    Capì che non sapevo dove fosse e lui mi guidò. Salimmo un'altra rampa di scale verso la sua camera da letto. Era buio ma mi trascinò verso quello che sembrava un grande letto con delle lenzuola di un morbido cotone. Mentre ...
    ... ci addormentavamo, nella classica posizione a cucchiaio, sentii il suo enorme cazzo indurirsi tra le mie natiche.
    
    «Esatto, mia piccola frocetta affamata di cazzo» mormorò al mio vecchio provocandomi brividi ovunque «Stasera più di 22 centimetri di cazzo ti hanno aperto quella piccola e patetica gola. E tu e quel piccolo clitoride maschile che non arriva nemmeno a 9 centimetri non ne potreste essere più felici.»
    
    E così mi addormentai, incredulo della situazione. Incredulo di essere in un letto sconosciuto, ricoperto di sperma non mio che si stava seccando, con un cazzo duro ed enorme che riposava tra le mie natiche. Ma la cosa più sconvolgente era Federico. Ero sconvolto che tutte queste nuove esperienze, tutta questa eccitazione e questa situazione fossero accadute con lui. Con Federico. Ragazzo che, per quanto bello e attraente, in una qualsiasi altra circostanza della vita avrei definito come un semplice ragazzino arrogante e viziato. Quel 17enne, con i suoi 7 anni meno di me, mi aveva preso e mi aveva mostrato cos’era un vero uomo. O meglio, mi aveva mostrato come io non ero un vero uomo. Mi aveva mostrato quanto io e il mio clitoride fossimo patetici. E mi aveva mostrato quanto la cosa, l’essere umiliato e deriso, mi piacesse.
    
    E mi addormentai felice, impaziente di scoprire cosa sarebbe successo il giorno dopo.
    
    Continua.... 
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