1. Clitoride maschile.


    Data: 26/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gianmy

    ... Vuoi sentire cosa si prova grazie ad un vero cazzo?"»
    
    Mentre cercavo di parlare, mi resi conto che per l'ultimo minuto stavo piangendo silenziosamente. Sì. Sì, volevo sentire cosa si provava grazie ad un vero cazzo. Sì, aveva ragione, non avrei mai potuto scopare nessuno. Come potrei? Era ovvio, bastava vedere il mio piccolo cazzetto tra le mie gambe schiacciato sotto il piede di Federico.
    
    «Sì» singhiozzai.
    
    «Sì... cosa?» mi incalzò.
    
    «Sì, voglio sentire cosa si prova grazie ad un vero cazzo.»
    
    «Leccami le palle, prima.»
    
    Strinse ancora una volta la presa sui miei capelli e mi schiacciò il viso tra le sue palle. Proprio come il suo cazzone, anche queste erano enormi. Mentre le mie labbra le toccavano sentii, per la terza volta quella notte, l'odore del suo sudore post partita.
    
    «Ecco qua. Lecca il sudore dalle mie palle e dimmi cosa vuol dire assaggiare un vero uomo.»
    
    Disperato per soddisfarlo, la mia lingua si lanciò. Ero sicuro che il mio piccolo verme ormai mezzo morbido stava gocciolando sotto il suo calzino mentre assaggiavo il suo sudore. Nel frattempo lo sentivo accarezzare dolcemente su e giù la sua asta, mentre la sua mano ogni tanto mi colpisce il naso.
    
    Mi sono lamentato.
    
    «Giusto. Ora, senza togliermi la lingua di dosso per un secondo, voglio che mi lecchi l’asta molto, molto lentamente.»
    
    Ho iniziato a farlo. Anche se non avevo mai succhiato un cazzo prima, volevo disperatamente succhiare quello di Federico, ma ero persino più ...
    ... entusiasta di fare come lui ordinava, così mi sono preso il mio tempo.
    
    «Uno» disse.
    
    Leccavo ancora verso l'alto, assicurandomi di scorrere la lingua da una parte all'altra.
    
    «Due».
    
    Non potevo credere quanto potessi muovere lontano la mia faccia da sinistra a destra e avere ancora la mia lingua sul suo cazzo.
    
    «Tre».
    
    Accelerai un po', volevo assaggiare di nuovo la sua eccitazione. Volevo succhiarlo, proprio come mi aveva detto di fare.
    
    «Rallenta» disse «Quattro. Stop.»
    
    Mi fermai immediatamente.
    
    «Ora guardami.»
    
    Quasi tutto il mio campo visivo era dominato dal suo enorme cazzo, che sovrastava la mia vista. Fissai il suo grosso cazzo palpitante, che svettava sopra i miei occhi. Lo sentii teso contro la mia lingua e sentii un enorme filo di eccitazione nella mia gola, sulla mia guancia e sulle mie labbra.
    
    «Ora basta. Sono dannatamente eccitato. Vai a sdraiarti con la schiena sui cuscini del divano e la testa appoggiata sul poggiolo» disse, spingendomi verso il pavimento. Mi precipitai, cercando di posizionarmi il più rapidamente possibile.
    
    Una volta fatto ciò che aveva detto, si inginocchiò di fronte a me. Vista così la sua massiccia erezione sembrava ancora più grande di prima.
    
    «Apri la bocca» ordinò. Ha posizionato il suo cazzo tra le mie labbra e spinto in avanti. Circa solo 12 centimetri erano entrati prima che iniziai a soffocare. Lo ha tirato fuori.
    
    «Dovrai fare meglio di così» disse, ridacchiando «È appena a metà. Anche se volessi il tuo ...
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