I "romani"
Data: 28/11/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose
... Marco, ci sono ti prego!!! Vienimi dentro!!! Ti prego!!! Sto venendo! Reclinò la testa all’indietro… inarcò la schiena… spalancò la bocca e finalmente si lasciò andare con un urlo di godimento… — Sì!! Vengo!!! Marco vengo!! Non mi feci ulteriormente pregare. Presi a muovermi forsennatamente dentro di lei, e quando sentii i primi singhiozzi, mi bloccai dentro di lei e cominciai a schizzare nella fica di mia sorella… Sembrava non finire mai. Avvertii non meno di cinque schizzi riempirle la fica. — Sì Marco… ti sento… sento i tuoi schizzi contro il mio utero… riempimi, riempimi Marco… riempimi…!!!! Restammo abbracciati, con gli occhi chiusi, spossati dal piacere. Dopo un po’ ci fissiamo negli occhi. — Tu sei pazza! Mi hai fatto venire dentro… — Non sono mica scema! Prendo la pillola da secoli! Mi tranquillizzai. Non ci sarebbero stati problemi. Mi tolsi da lei, mi sdraiai al suo fianco e ci appisolammo entrambi. Mi svegliai dopo una mezz'oretta. Vederla distesa accanto a me mi fece nuovamente arrapare. Un cazzo in tiro non vuole sentire ragioni: sorella o non sorella, vuole solo una fica da scopare. Lucilla era sdraiata su un fianco, abbracciata a me e con una gamba di traverso sulle mie. Sentii i suoi capezzoli turgidi sfregare contro la mia pelle al ritmo del suo lieve respiro. Mi girai verso di lei, le alzai la sua gamba spostandola oltre il mio fianco. Avvicinai la cappella alla sua fichetta, strusciandola avanti e indietro sul suo clitoride e sfregandolo con forza. ...
... Lucilla riprese ad ansimare. — Sì, continua… dai… mettimelo dentro ancora… Con un unico movimento le piantai il mio cazzo nel ventre e iniziai a pompare velocemente. Poi uscii, la feci sdraiare sulla schiena, mi chinai sui suoi capezzoli prendendone uno in bocca. Succhiai molto forte. Sentii la lingua mungere quel suo fantastico ciuccio. Mi staccai con un "plop" e passai all'altro. Le avevo lasciato il segno dei denti, anche senza mordere. Le salii di nuovo sopra e le entrai dentro per finire il lavoro. Andai avanti e indietro nella sua fica per parecchi minuti ancora e poi esplosi con “vengo Lucilla, vengo, vengo” scaricandole dentro ancora una quantità incredibile di sperma. Mi baciò ficcandomi tutta la lingua in bocca e poi mi strinse forte. Il cazzo mi tornò duro in un nanosecondo ed entrai di nuovo in lei. Mi circondò il torace con le braccia e le sue gambe andarono ad incrociarsi sulla mia schiena. Due bianche cosce strinsero i miei fianchi. Avvicinai di nuovo le labbra alle sue e lei mi infilò la lingua in bocca, se ne impossessò e la succhiò con avidità. Ricominciai a pomparla con forza. Il dentro/fuori del mio cazzo nella sua fica non ebbe un attimo di tregua. Il mio cazzo affondò nella sua fica come un ferro rovente affonda nella neve. Ad ogni colpo che riceveva nel ventre, Lucilla emetteva lunghi sospiri che mi eccitavano e mi incoraggiavano a continuare. — Sì… sì… così… fammi godere. Non credevo fosse possibile godere così tanto! Non smettere… Aumentai l’andatura e ...