1. I "romani"


    Data: 28/11/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose

    ... affondai nel suo corpo con più vigore. I colpi che le fiondai nel ventre erano violenti. Le sue urla di piacere si intensificarono. Stava godendo. — Non riesco più a trattenermi… Vengo… — dissi. — Sì… continua… sì… vieni… godi dentro di me… riempimi, riempimi…!!!! Ed il mio cazzo schizzò nel suo corpo. Bordate di denso e copioso sperma si riversano di nuovo nella sua fica. Il mio sperma si unì a quello di prima, dando così vita ad un lago che le colmò la fica fino all’orlo. Lei mi baciò. Mi sollevai un poco, tenendo il mio cazzo ancora impalato nella sua fica. Com'è calda la sua fica ripiena del mio sperma! Il mio cazzo non ne volle sapere di smollarsi. Era ancora in tiro e allora mi rimisi a scoparla ancora una volta. Lo sperma copiosamente riversato nella sua fica venne sospinto fuori ogni volta che mi spingevo dentro di lei, imbrattando tutto. Una pozza umidiccia bella grande si formò al di sotto del suo sedere. Anche io mi ritrovai le cosce sporche del mio stesso sperma, per l'irruenza con cui la stavo scopando. Restammo a dormire in quella camera sopra la piscina. Ne uscimmo solo la mattina successiva, dopo una notte passata a scopare in diverse posizioni, una notte in cui scaricai ettolitri di sborra nella sua fica. Non avevo mai scopato con lei prima di quel giorno, ma non fu l'unico. Infatti, passammo insieme ogni notte, a scopare e a godere. Quando di giorno riuscivamo a restare soli in casa, approfittavamo di ogni ...
    ... secondo per scopare intensamente. Spessissimo ci rintanavamo ugualmente per un paio d'ore in quell'appartamento sopra la piscina. Dopo qualche mese Lucilla mi informò che l'avevo messa incinta. Dopo quella nostra prima volta, disse che aveva smesso subito il giorno dopo di prendere la pillola perché mi amava e aveva sempre desiderato un figlio mio sin da quando era solo una bambina di pochi anni. Così diventai padre. Quando i nostri genitori vennero a sapere della cosa, non rognarono più di tanto e ci lasciarono in pace, dicendoci che era già capitato diverse volte nel passato della nostra famiglia. Come tradizione di famiglia, Lucilla chiamò nostro figlio Cesare Augusto. La favolosa quinta divenne una strepitosa sesta; anzi settima, mentre allattava nostro figlio. Ed io non seppi trattenermi dal gustare le sue tette gonfie di latte. Dopo che Lucilla aveva terminato di allattare Cesare Augusto era il turno di Marco Aurelio, ovvero io. Era davvero saporito il suo latte e le svuotavo sempre quelle sue angurie superbe. Immancabilmente finivamo a scopare. Sei mesi dopo era nuovamente incinta e nacque Cecilia Paolina. Claudio Tiberio arrivò dopo altri due anni. E quando compì 23 anni la misi incinta per la quarta volta. Nacque Aurora Cassia. Per qualche anno prese la pillola, perché quei quattro scavezzacollo dei nostri figli erano davvero esagitati, ma smise quando compì 30 anni. Arrivarono immediatamente altri figli… e non vi dico quanti… 
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