1. Marian: miraggio italiano.


    Data: 13/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: paolopi67, Fonte: Annunci69

    ... mente….Fiorin mi prende per i capelli con violenza e mi tira la testa all’indietro….”Beviti la sborra di questi maschioni, troia!” ringhia mentre una pioggia di sperma caldo e appiccicoso comincia a cadermi sul viso, sugli occhi, in bocca e sui capelli….anche Fiorin mi scarica in faccia una tremenda bordata di sborra, ululando come un animale….Dopo essersi svuotato i coglioni mi guarda con il viso sconvolto dall’orgasmo, mi sputa in faccia, pulisce il suo cazzone gocciolante sui miei capelli biondi e mi dice: “Ecco, puttanella, questo è il lavoro che puoi fare….e ora levati dal cazzo se non vuoi che ti affoghiamo di piscio!”. Mi rifila un ultimo ceffone e mi allontana sghignazzando da loro…..io mi alzo, pulisco alla meglio il mio viso dal loro seme, mi vesto in fretta e fuggo via da quella casa….
    
    E’ sera tardi, piove e io cammino lento sotto la pioggia…..piango…piango per il dolore, per l’umiliazione, per l’ingiusta violenza che Fiorin e i suoi amici mi hanno fatto….delle persone mi incontrano, mi guardano e se ne continuano per la loro strada….nessuno si ferma….eppure sono solo un ragazzo, un giovane ragazzo biondo e dal viso pulito che cammina da solo piangendo sotto la pioggia….mi sento solo e disperato….
    
    I giorni passano, il dolore si affievolisce nel ricordo, riesco a fare qualche lavoretto saltuario ma niente di risolutivo: la fame si fa di nuovo sentire e presto dovrò anche pagare l’affitto per la mia squallida camera ammobiliata.
    
    Vengo a sapere che un tipo ...
    ... ha bisogno di un cameriere in un bar della periferia e decido di andare. Arrivo al locale ed entro, siamo all’ora di chiusura: è una bettola spoglia e sudicia e il padrone sta buttando fuori gli ultimi ubriaconi. Mi faccio vedere e chiedo del lavoro: il padrone mi squadra con sospetto.
    
    E’ un uomo sui sessanta anni, panciuto, con pochi capelli, due baffi unti e una faccia viscida. Conferma che ha bisogno di un cameriere ma prima di assumermi vuole verificare se io sono adatto al lavoro; mi dice che ci sono diversi pretendenti a quel posto e che quindi, se mi interessa, me lo devo guadagnare. Non capisco. L’uomo chiude la saracinesca del bar, torna verso di me e giuntomi davanti si apre i pantaloni e, con un ghigno di sfida, tira fuori il cazzo: “Sei un bel ragazzo – mi dice – vediamo cosa sai fare”. Sento montarmi dentro una rabbia enorme, vorrei dare un pugno a questo vecchio porco e andarmene…ma ho fame, ho bisogno di quel lavoro, sono disperato….lo guardo con i miei occhi azzurri….mi scende una lacrima….”Signore – gli dico – per favore….”. Mi guarda duro e senza pietà e mi spinge giù, davanti al suo cazzo. Mi viene da vomitare ma chiudo gli occhi, butto indietro le lacrime e apro la bocca. Il vecchio pompa il suo cazzetto nella mia gola finchè ansimando mi schizza dentro poche gocce amare. Trattengo un conato, mi rialzo e lo guardo: “Ottimo lavoro, ragazzo! Passa lunedi e puoi cominciare”.
    
    Me ne vado: sono disgustato per quello che ho dovuto fare….ma almeno ho trovato ...
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