Più che sorelle
Data: 15/12/2017,
Categorie:
Altro,
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Mystral, Fonte: RaccontiMilu
... cinque minuti stavolta��mi fa male tantissimo... te l'ho detto. Perché hai continuato?��perché se davvero era insopportabile l'avresti tolto una volta arrivata su dopo cena... dimmi tu perché l'hai tenuto, ti piace sentirlo così?��n-no... non lo so��non sarà anche che ti piace sentire male? Questo sarebbe un po' più grave dei piedi Nadia...��Giulia zitta ti prego dammi un minuto...��però rimane ancora dritto... se fa male, dovrebbe scendere no?�Con un gesto deciso, mia sorella usò il piede nudo per schiacciarmi a terra il pene ancora gonfio e pulsante che sul pavimento si compresse facendomi urlare.Mi tappai la bocca per quel grido istintivo, ma quando alzò nuovamente la gamba, il sesso scattò all'insù colando fuori altra secrezione, sputando quello che rimaneva dell'orgasmo precedente.�oddio Nadia ma sei davvero così?! ma lo sapevi?��n-no io... ora basta, devo andare in bagno��ah no! Ferma qui, finché non mi dici la verità�Mi trattenne premendo di nuovo il piede sul pavimento facendomi morire dalla sensibilità, finché stremata da quel suo pestaggio non accennai alla possibilità oggettiva che avessi in qualche modo anche quel difetto.�Altro che Andrea... oppure ce l'ha anche lui quest'altra fissa?!��non dirlo nemmeno... ti prego alzati!��che cosa non devo dire? Che sei una feticista dei piedi di tua sorella? Forse pure masochista? E che al più presto scoprirò se anche Andrea è così?�Quando vide che, oltre a farmi vergognare come un cane non c'era quasi più risposta e che ...
... schifosamente le stavo sbavando sui jeans, si decise ad alzarsi e lasciarmi libera, abbracciandomi forte ridendo.�dio mio Nadia sei una meraviglia! mmm... forse fai bene vergognarti un poco; però sei mia sorella e ti vorrò sempre bene. Adesso leccali un po' prima che sale su mamma�.Completamente sottomessa e con il suo piede davanti, tirai fuori la lingua e dimostrai la mia perversione ancora una volta.Se ne andò a breve, quando sentimmo i passi di nostra madre sulle scale, lasciandomi anche il secondo calzino e ricordandomi di lavarlo.Mi diede qualche bacio sulle guance e poi restai da sola, aiutata a stendermi sul letto in preda ad ansimi ed un batticuore terribile.Coprendomi la faccia col cuscino biasimai me stessa e quello che ero.Ero semplicemente la cosa più disgustosa che avessi mai avuto il dispiacere di vedere e conoscere; attratta da mia sorella, dai suoi piedi ed ora anche dai maltrattamenti e più passava il tempo, più questa situazione cresceva e più mi sentivo una pervertita.Dal canto suo, c'era anche da dire che Giulia non faceva nulla per fermarmi e trattava la cosa come un gioco a cui giocava solo lei però e quella idea malsana del suo amico Andrea venne riesumata dall'inconscio.Tolsi il cuscino, asciugandomi gli occhi umidi di sensi di colpa e massaggiandomi in mezzo alle gambe per il dolore, guardai i miei piedi oltre i jeans. Quando il fastidio fu placato, lentamente me li avvicinai uno alla volta e rimossi i calzini grigi che avevo, restando scalza.Avevo nei ...