Più che sorelle
Data: 15/12/2017,
Categorie:
Altro,
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Mystral, Fonte: RaccontiMilu
... giorni passati letto sul web che il feticismo dei piedi è relativo all'infanzia della persona, un modo secondo gli psicologi di ammortizzare la presa di conoscenza della differenza tra uomo e la donna; in altre parole, quando mi accorsi che mia sorella o addirittura mia madre non avevano il pene, la mia psiche aveva sostituito quella mancanza con qualcos'altro, per l'appunto i piedi.Il perché fosse uscita solo adesso però, la cosa rimaneva ancora da spiegare, eppure, nel turbinio di pensieri deprecabili che si affollavano nella mente, cercando di essere onesta almeno una volta, i ricordi mossero episodi molto ambigui proprio a riguardo; come quella volta da piccole in vacanza.Era circa dieci anni fa ed eravamo scesi nel sud Italia per le vacanze estive, prendendo una piccola casa in un villaggio turistico in Calabria; le stanze contavano un letto a castello ed un matrimoniale per nostra madre.C'era però un problema, ossia che il materasso del letto in alto, chiaramente scelto da Giulia, era così morbido che le dava un fastidio pazzesco e non riusciva a dormire, così dovetti ospitarla per le notti e ci mettemmo d'accordo per dormire a forbisce, l'una con i piedi dell'altra vicini per capirsi.Mi bastò focalizzare un attimo di più quei dieci giorni per ricordare tratti di me che preludevano ad una possibile svolta, come stava avvenendo in quei giorni; infatti, dormendo con lei tardavo a riposare.Sentivo il suo respiro pesante, segno di sogni beati ed io restavo a guardare i suoi ...
... piedi a pochi centimetri da me e nell'imbarazzo di non capire quei sentimenti, la piccola erezione che puntualmente scattava mi costringeva a girarmi di spalle per calmarmi.Una di quelle notti ricordai persino che Giulia era un po' agitata e nel sonno si girò spesso, finendo con il mio stupore nel mettermi un piede proprio in mezzo alle gambe e senza avere la forza di toglierlo per paura di svegliarla passai una notte terribile, con la sua estremità adagiata sul mio sesso ancora acerbo.Tornai con la mente al presente e nervosamente sorrisi.Giulia era davvero una sorella meravigliosa; sapendo la mia condizione, quello che ero e tutta la mia vita, mai neppure una volta mi aveva ferito nel mio intimo, ed ora che proprio di quell'intimo si parlava, avevo scoperto quanto sapesse essere dolce (a suo modo).Mi carezzai i piedi guardando la porta socchiusa per ascoltare se venisse qualcuno; poi mi alzai con la schiena continuando a toccarli sulla pianta, in mezzo alle dita e sul collo, unendoli vicini e pensando ad Andrea.Probabilmente, se la logica del feticismo valeva come discorso generale, anche lui doveva averne passate un bel po' per arrivare ad accettare la sua condizione.Mi interrogai su di lui ed ebbi una forte curiosità di sentire la sua storia finché, mi accorsi di essere nuovamente eccitata; sbuffai per la reazione del mio corpo e sbottonai l'unico bottone dei jeans allacciato, guardando il disastro che c'era dentro.Raccolsi da terra i calzini di Giulia, uno di questi con ...