1. Day hospital


    Data: 23/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Amreck

    ... dissi a Bo, ma lei sorrise e continuò a lavorare.
    
    Così, tornai in camera, pulito e rilassato. Lo staff della clinica si prese una breve pausa mentre io mi concedevo un breve pisolino… in attesa di quello che doveva ancora succedere.
    
    Dopo un po’ udii nuovamente bussare la porta, e entrò Bo. Mi chiese di seguirla di nuovo nella sala dei trattamenti. Il lettino era cambiato. Le staffe erano sparite. Mi venne tolto il camice e mi fu detto di sdraiarmi sul lettino a faccia in giù. Sentivo l’aria fresca sulle natiche nude, e mi resi conto di essere in quel momento completamente esposto e vulnerabile. Bo e Steve si misero ai miei lati e mi appoggiarono le mani addosso… e fu incredibile. Stavo ricevendo un massaggio a quattro mani. Non avevo mai provato niente di simile prima. Ero già stato massaggiato in passato… ma avere due paia di mani che lavoravano su di me allo stesso tempo era incredibile. Non riuscii a trattenere un gemito di piacere, mentre le mani massaggiavano gambe e piedi. Poi si fecero strada lentamente verso le mie natiche e lì si fermarono per un po’. In un massaggio cosiddetto “legittimo”, le natiche sono in genere coperte e non vengono mai massaggiate… e vi assicuro che è un vero peccato! Mi scappò qualche altro mugolio di piacere mentre i due infermieri mi massaggiavano. Le natiche, poi su per la schiena e le spalle. Poi mi fu chiesto di girarmi sulla schiena, e tutto ricominciò di nuovo. Dalle gambe, su fino al pene (lì solo un tocco leggero… doveva ...
    ... succedere qualcos’altro in quell’area…) poi l’addome e i pettorali. Io tenni gli occhi chiusi tutto il tempo e mi godetti quella sensazione deliziosa. Qualcuno ha detto che, per quanto civilizzati siamo, abbiamo perso completamente l’arte del toccare. Molto poche persone al giorno d’oggi sanno cosa significa essere toccati in questo modo... addirittura da due persone contemporaneamente.
    
    Sfortunatamente, come tutte le cose belle, anche questa finì.
    
    Fui ricondotto in camera e mi fu detto di riposare e rilassarmi ancora un po’. Sapevo che si stava avvicinando l’ultima parte del m io ricovero alla clinica e ebbi un brivido di anticipazione. E’ difficile dire come mi sentivo in quel momento. L’illusione era stata perfetta. Dal modo in cui I due infermieri, sia l’uomo che la donna, si muovevano, come parlavano, l’atteggiamento e il comportamento… tutto faceva pensare ad una vera clinica. Non riuscivo neanche ad immaginare quanto potesse essere realistica la seduta “chirurgica”. In ogni caso, ormai mi fidavo completamente e avevo goduto sinceramente di ogni trattamento, così quando la porta si aprì di nuovo, fui solo contento di ubbidire alle istruzioni dell’infermiera Bo.
    
    Mi avrebbe somministrato, disse, un altro massaggio. Ma… questa volta lavorò sui miei piedi e sulle mani! Ancora una volta mi trovavo di fronte ad un trattamento che era assolutamente simile a quelli praticati in clinica, eppure era estremamente piacevole e rilassante. Bo cominciò dai miei piedi. Massaggiò la ...
«12...4567»