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Portraits: Fine di una perversione
Data: 26/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Leliste
... riuscivo ad avere un feedback ottimale da parte del mio fottuto cazzo idiota. Stavo iniziando a preoccuparmi seriamente. Pensai a qualcosa di fisico, organico. In gran segreto iniziai a cercare andrologi su internet per fare qualche consulto medico. Tuttavia, era rimasta una sola cosa capace di darmi potenti erezioni. Erano i momenti pipì. Non c'era neanche bisogno di dirlo, ormai. Appena lei si alzava dalla sedia, mi faceva segno con la mano e io la seguivo. Lei si toglieva gli slip in modo sensuale e me li lanciava. Dopodiché, si sedeva sul cesso e iniziava la sua pisciata. Teneva lo sguardo fisso su di me, mentre la pipì scorreva. Uno scroscio costante, umido e dall'odore inebriante. Aveva l'abitudine di bere tanta acqua e tanti succhi di frutta. Agrumati o esotici. Io più assistevo a quello strano rito più sentivo il pacco ingrossarsi nei pantaloni. A volte, lei accennava anche qualche sospiro di liberazione. “Ahh.........” sospirava. “mmmmhhh....” mugolava. Suoni osceni ad accompagnare l'atto della minzione. E la mia erezione diventava potentissima. Erano momenti brevi, transitori. Il problema si ripresentava quando decidevamo di scopare. Lei era esausta. Ci provava in tutti i modi a farmi resistere, ma non poteva certo tenere il rubinetto della pipì sempre aperto per mantenere la mia erezione. Una notte decise di parlarmene. “Senti... dato che abbiamo appurato che il problema non è fisico, ma psicologico, io credo che dovremmo affrontare la cosa.” disse lei. “Non vedo ...
... come si possa affrontare, visto che non sappiamo a cosa sia dovuto...” “Ma noi due abbiamo sempre scopato magnificamente... ci deve essere una soluzione al problema...” “Magari è solo un periodo molto stressante.” Lavinia era davvero dispiaciuta per me. Inoltre, non riusciva a provare un orgasmo da settimane, ormai. Durante uno dei suoi rituali pipì, mi chiese di starle vicino e di tenerla per mano. Io lo feci e ovviamente la mia erezione non tardò ad arrivare. Lei sbottonò il mio pantalone e iniziò a segarmi con la mano libera. Mi guardava. Lo voleva in bocca. Lo ingurgitò avidamente. Fu un pompino fantastico. Uno dei migliori che ricordi. Poi iniziò a pisciare. Sentivo lo scroscio della pipì accompagnato al calore della sua bocca. Il cazzo mi si gonfiò più di quanto non fosse già. Lavinia ebbe perfino difficoltà a tenerlo in bocca per intero. La sollevai di peso e decisi di scoparmela lì, sul tappetino del bagno. Fu una scelta improvvisa, profondamente istintiva. Ero arrapato come poche altre volte. Lei mi guardò sorpresa. Era felice. “Oddio amore... è grossissimo.” “Lo so...e tu sei bagnatissima.” Fu davvero una bella scopata. Durò anche più del solito. Lei sembrava finalmente rilassata e io di nuovo fiducioso nelle mie potenzialità. Diventò il nostro nuovo hobby. Lavinia faceva la pipì. Io mi eccitavo nel guardarla. Lei afferrava l'uccello e una volta finito consumavamo il rapporto lì sul posto. Era rimasta soltanto una questione aperta. “No. Non te ne andare.” Le dissi ...