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Portraits: Fine di una perversione
Data: 26/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Leliste
... io, mentre si asciugava dopo la doccia, in uno di quei caldi pomeriggi. “Perché?” chiese lei, innocente. “Devi rimanere qui con me, ti prego.” le risposi io. “Certo amore. Cosa devo fare?” chiese lei. “Devi aspettare, insieme a me.” Estrassi l'uccello. Era moderatamente barzotto. Lo stimolai cercando di trovare una posizione comoda, in piedi davanti al cesso. Lei capì. Si appoggiò coi gomiti sul lavandino e mi osservava, col cazzo di fuori, mentre cercavo di superare quel blocco psicologico. “Ce la puoi fare, tesoro. Confido in te.” Mi feci coraggio, cercando di raccogliere tutte le energie. Spinsi a fatica, volevo riuscirci a tutti i costi. Ero sicuro che se ci fossi riuscito tutti i miei problemi sarebbero stati risolti. Era una questione di determinazione e volontà. Lo facevo per lei ma soprattutto per me, per ritrovare assoluta padronanza del mio corpo e della mia mente. Più spingevo più sentivo una resistenza. Lavinia faceva il tifo e non demordeva. “Dai su, amore! So che ci riesci...! Rilassati....rilassati...” Mentre stava parlando, aprì il rubinetto per fare scorrere l'acqua. Effettivamente, il suono dello scorrere dell'acqua sembrava aiutare. Sentii lo sfintere uretrale iniziare a cedere. Una pressione particolare alla base del perineo mi informò che forse ci stavo riuscendo. Il pene mi diventò improvvisamente turgido. Brutto segno. Con l'erezione non si può pisciare. Stavo per scoprire un nuovo aspetto di me. Una nuova capacità. Il primo fiotto di pipì partì ...
... inaspettato, brevissimo. Tuttavia, bastò affinché il resto dell'urina venisse liberato senza più ostacoli. Iniziai una pisciata lunga circa venti secondi, a cazzo dritto. Lavinia era lì, accanto a me, e ammirava il getto con i suoi occhi penetranti e profondi. “Bravo, amore. Bravissimo!” Mi baciò con la lingua, mentre stavo continuando a pisciare. Ero eccitatissimo e soprattutto soddisfatto di quel piccolo traguardo. “Sapevo che saresti riuscito ad essere totalmente a tuo agio con me. Non puoi immaginare quanto io sia felice...!” disse lei. “Anche io amore.” risposi io. ---ALLA DERIVA--- Conoscevamo la nostra diuresi alla perfezione. Io andavo frequentemente di mattina e dopo i pasti. Lei invece più spesso la sera. Ogni volta la scena era sempre la stessa. “Amore...” “Si tesoro..?” “Vieni.” diceva lei. E allora io la seguivo in bagno. Lei si abbassava i pantaloni o alzava la gonna e si sedeva sul water. Le piaceva tanto accompagnare la pisciata con i mugolii. Ogni volta riusciva a produrre una eccitazione terribile. Io certe volte aspettavo i momenti in cui era presente anche lei per farla. Era diventata quasi un'ossessione. Ormai le facevamo tutte assieme. Sempre. Il sesso ne risentì positivamente. Eravamo sempre più in sintonia. Io duravo molto di più e lei godeva smodatamente. Capitò una volta, mentre stavo facendo pipì, di ritrovarmi con la sua mano stretta attorno al cazzo. Mi guardava con fare parecchio ammaliante. Mi confessò che amava il mio imbarazzo quando lei si ...