1. L'amico algerino


    Data: 29/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... sua ritrosia e si arrese a quella situazione clandestina e arrapante.
    
    “Ha ragione Tiziana, è enorme” esclamò sorpreso, soppesandoglielo sul palmo
    
    Mario ci mise poco a inginocchiarsi e a prendergli in bocca, con grande sapienza, l’asta gonfia e tesa.
    
    Lo lavorò per pochi minuti fino a fargli spargere il seme caldo e copioso che, non venne sprecato ma bevuto meticolosamente, con estremo gusto.
    
    Dopo quella volta, Mario cominciò ad insistere con Abdel, invitandolo a casa sempre più spesso.
    
    Tiziana si ritrovava troppo spesso Abdel per casa e la cosa cominciava a irritarla: niente capita a caso pensava!
    
    Suo marito era un brav’uomo, ma quando si toccava l’argomento trasgressione, diventava un lupo in cerca di preda. Forse aveva perso il vizio della droga ma, non si perde mai quella che è la nostra vera natura e, per Tiziana era dura da ammettere ma, Mario, suo marito era e restava un gran porco !
    
    Ma lei, per contro era ben decisa a non cedere, non abbassava la guardia, la sua fede era reale e convinta.
    
    Eppure, nonostante il suo sesto senso in allarme, la situazione sembrava tranquilla: niente di ciò che temeva si era verificato.
    
    Abdel rientrava spesso con Mario, a volte cenavano insieme; qualche pomeriggio festivo seguivano le partite e l’Algerino, invece di attentare alla sua virtù, si comportava in maniera del tutto innocua. Mario si godeva quell’amicizia evitando accuratamente qualsiasi allusione. Giocavano al gatto ed al topo ? Quei due tramavano ...
    ... alle sue spalle?
    
    Tiziana si tranquillizzò, forse nessuno voleva trascinarla nella perdizione ed Abdel si era dimostrato un ottimo amico: fedele, delizioso e affascinante. Finché si fosse limitato a guardarla, anche con occhi maliziosi ed ammiccanti, non c'era nulla di male pensava.
    
    Lei però non abbassava del tutto la guardia: possibile che suo marito, porcello per natura, non tentasse trabocchetti? Non tendeva imboscate, nonostante che, per casa girasse un ragazzo con un coso di ventisei centimetri tra le gambe.
    
    Sembrava incredibile, eppure…
    
    Una sera di settembre l’allarme squillò nella sua testa.
    
    Era sabato, Mario aveva fatto di tutto per liberarsi delle figliole.
    
    L’immancabile Abdel era invitato a cena e, stavolta, suo marito aveva fatto le cose con stile: stuzzichini, candele, musica soft. “Sembra che aspetti una donna, invece del tuo amichetto” disse per stuzzicarlo, ma lui rispose con estrema innocenza “Non capisco! Oggi è il suo compleanno. Sai, sono due anni che non torna a casa. È solo, qui.”
    
    Tiziana, presa in contropiede, si commosse ed un po si vergognò per la sua malafede.
    
    Era il compleanno di Abdel, dunque era giusto festeggiarlo come si deve pensò
    
    Ma la serata era lunga ed altre cose dovevano accadere.
    
    Quando Abdel arrivò, Tiziana cadde nel solito leggero imbarazzo, la serata si svolse senza intoppi né esagerazioni.
    
    Mario si comportò benissimo ed anche se diede l’impressione di aver ecceduto col vino, non si lasciò andare a battute ...
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