1. Livia, epilogo


    Data: 03/01/2021, Categorie: Trans Autore: Danytrv, Fonte: Annunci69

    ... vai?” chiese “ Al lavoro! Dimentichi che oggi è il mio primo giorno?” , “ Resta con me, telefono e gli dico che inizierai il 7 gennaio!” Scossi la testa “ Nessun favoritismo per favore!” Mi truccai, infilai un vestito e gli stivali poi mi chinai su di lui sfiorandogli le labbra e presi la borsetta “ Aspetta ti accompagno” disse scossi la testa “ Ci vediamo stasera Ok?” mi lanciò un bacio si girò sul letto e si rimise a dormire. Sorrisi divertita! La giornata corse via veloce, Gina mi imbotti d’informazioni e finalmente alle 18 ci salutammo, uscì insieme a lei dal portone ed Aurelio era ad aspettarmi accanto all’auto. Si avvicinò salutò Gina e mi diede un bacio leggero sulle labbra. Gina sgranò gli occhi e lui le sorrise Andiamo a cena fuori?” chiese risposi che volevo andare a casa. Mi portò alla sua villa in una bella zona residenziale, un giardino grande e curato. “ Stessa camera o camere separate?” sorrisi “ Dormo con te mi sembra ovvio!” Mi guidò nella camera da letto e vi trovai le mie cose “ No si può ogni giorno fare un trasloco! Ho dimenticato qualcosa?” Lo abbracciai e “ Il necessario per truccarmi, il profumo e la bigiotteria ma non importa!” Così cominciò la nostra vita di coppia e furono mesi bellissimi. Mi presentò a conoscenti ed amici, alcuni malignarono ma non c’importò molto.
    
    Sapeva che desideravo tornare a visitare il mio paese ma che non mi era possibile. Una domenica usciti per una gita riconobbi la strada che conduceva al mio paese natio, “ Non starai ...
    ... andando al mio paese?” rispose seccamente “ Si!” Lo pregai e lo supplicai di tornare indietro, arrivai anche ad urlare e mettere il broncio ma non ci fu verso. Parcheggiò nella piazza principale, scese dalla Maserati ed io mi rifiutai di scendere “ Se fai così ci noteranno!” disse e fui costretta a seguirlo. Entrammo nella chiesa e disse “ Squallida e deprimente!” ancora irritata risposi “ Io ci sono stata battezzata e ci ho fatto la comunione!” fuori riconobbi i luoghi dove giocavo a pallone ed i ricordi tornavano alla mente uno dietro l’altro e li narravo Poi disse “ E’’ora di pranzo!” e mi trascinò dentro una locanda. Rabbrivì quando vidi mia cugina avvicinarsi al nostro tavolo, lavorava li come cameriera. Tenni la testa bassa in modo che i capelli lungi mi nascondessero alla sua vista. Aurelio ordinò e lei si allontanò, in quel momento lo odiavo per quanto lo amavo. Tornò con le bevande e gli antipasti, avevo lo stomaco contratto da nervosismo e confidai ad Aurelio l’identità della cameriera. Quando ci portò il caffè Aurelio disse ” Signorina lei si ricorda di Livia?” lei mi scrutò con attenzione “ Mi spiace! No” Aurelio aggiunse “ Eppure dovrebbe riconoscerla, è sua cugina!” Mi scrutò con attenzione e poi spalancando gli occhi disse “ Con che coraggio torni qui! Non ti vergogni?” A quelle parole la paura divenne l’ira “ Di cosa dovrei vergognarmi? Voi mi avete cacciato via, voi vi rifiutate di comprendere preoccupati solo delle chiacchiere! Di cosa mi dovrei vergognare!” ...