1. Il culo non va in vacanza - 3


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

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    Quella sera non successe nulla, dal punto di vista del sesso, infatti ci recammo tutti quanti nel paese vicino, c’era una festa tradizionale, con danze e gastronomia locale, fu piuttosto divertente, una bella serata.
    
    Facemmo molto tardi e dormimmo tutti come sassi.
    
    La camera dove soggiornavo di trovava all’ultimo piano del residence, lì c’era anche quella dove dormivano alcune delle mie coetanee.
    
    Fra queste c’erano anche mia sorella e con lei Lisa, la cugina dalle tette grosse, quella che piaceva a tutti. Come ho già detto sembrava una piuttosto facile, che, se uno gli andava, non si faceva scrupolo di farselo. Curiosamente, in quei primi due giorni non aveva cagato nessuno, facendo impazzire i maschietti lì attorno.
    
    Un pochino in ritardo, ci trovammo a scendere le scale soli soletti, anche se ebbi l’impressione che lei mi stesse aspettando, lo sguardo mi andava sulle magnifiche tette che ad ogni scalino ballonzolavano leggermente dentro al top microscopico, lei si guardò attorno, si arrestò su un pianerottolo e mi prese il braccio, mi diede un bacetto sulla guancia con le belle labbra carnose e umide, sorridendo sorniona: “Sai Polly, mi sono arrivate all’orecchio delle notizie strane sul tuo conto. Ti ricordi, il mese scorso ero venuta a trovarvi (lei viveva in un’altra città n.d.r.) con i miei… Ho fatto delle cose con M., già… lo sai che mi piace M., beh… mentre… si… mentre glielo baciavo l’ho morsicato, gli ho fatto male e gli è scappato detto che con la ...
    ... bocca sei più bravo tu di me… non esiste che mordi…”
    
    Mentre diceva queste cose mi guardava fisso negli occhi: “Diceva: tuo cugino, Polly, lo succhia benissimo… gola profonda… ingoia… eccetera… cose del genere… allora ho insistito e lui mi ha raccontato parecchie cosette… che sei meglio di una femmina… che in realtà hanno cominciato a chiamarti Polly per quello… fin da piccolo… eri una ragazzina… una cugina… che lo sei anche ora… che sei sempre disponibile e via così”. Io ascoltavo in silenzio, sicuramente arrossendo.
    
    Continuò: “Ti devo dire che questa storia della femmina un po’ me l’immaginavo, sai che sono sveglia, tu sei carino, sempre troppo buono e gentile, remissivo. Non sei mai stato come gli altri. Da piccolo eri più piagnucoloso e viziato di tua sorella e giocavi spesso con noi… i maschi ti chiamavano femminuccia, ti prendevano in giro, però volevano che andassi a nasconderti con loro… ora capisco il motivo, due più due fa quattro… i capelli lunghi… poi ti depili di continuo… non lo fa praticamente nessun altro… M. mi ha detto anche che ti usa come vuole, fai tutto quello che gli viene in mente, basta un cenno“.
    
    “Ehm… si… vado con loro, ogni volta che vogliono”. Praticamente stavo confermando tutto.
    
    Tace un attimo, rimuginando, poi: ”Già… LORO… infatti mi ha spifferato di non essere è il solo ad assaggiare la merce, anzi… ora capisco perché quelli ti stanno sempre dietro, appiccicati come ventose… infoiati come sono, è gente che per un pompino, un orgasmo, ...
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