1. Il culo non va in vacanza - 3


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... creata e l’arretrato che si portava dietro, era proprio assatanato, pretendeva la sua sborrata quotidiana. Carlone fu la nostra ossessione lì in vacanza e dopo, per un po’ di tempo, all’oratorio, anche lì io dovevo accontentarlo, non così spesso come al mare, però bisognava tenerlo buono, era un beghino che si confessava periodicamente ed era comunque importante agguantarlo per le palle, coinvolgerlo completamente e sfinirlo di orgasmi in modo che non dicesse nulla nemmeno al prete nel segreto del confessionale. Fortunatamente prese a farsi, ogni tanto, anche R. e Virna che, così, mi “aiutavano” a soddisfarlo.
    
    Per la verità prostrami davanti al cazzone appiccicoso e sudato di Carlone non mi dispiaceva affatto, soprattutto quando, dopo averglielo lubrificato per benino con la bocca me lo sbatteva nel culo grugnendo, riempiendolo completamente e facendomi strillare come un’oca per il dolore.
    
    Tutto questo fino a che non se ne andò dal paese, l’anno dopo, per lavorare. Durante un viaggio nell’est Europa trovò una donna (probabilmente la nostra “attività” aveva contribuito a svegliarlo), la portò con se e non ci cercò più.
    
    Per i giochetti più rapidi avevamo trovato un posto sicuro nei pressi della spiaggia, una baracca di legno isolata, che in inverno serviva da deposito di cose da mare, dove nella bella stagione non andava più nessuno, qualcuno stava a controllare, prendendo il sole lì vicino, bastava un fischio, in modo che chi era lì dentro potesse stare al sicuro e ...
    ... svignarsela dalla porticina sul retro.
    
    Eravamo bravi in questo, allenati come eravamo ad infrattarci al paese.
    
    Io, ovviamente, presi a frequentare la capanna praticamente tutti i giorni. In compagnia di uno dell’altro, o di tutti quanti. Il fatto è che quel giorno e Carlone ci facemmo una sudata micidiale, perché li dentro andavamo soprattutto nell’ora più calda, quando nessuno si muoveva.
    
    Ricordo che ero inginocchiato sotto di lui, gli colava il sudore giù dalla panza e mi gocciolava addosso, ce la misi tutta e lo feci venire in pochi minuti. In effetti, come aveva confermato M. a Lisa, con la bocca ormai sapevo fare di tutto, potevo far sborrare uno in pochi minuti come farlo impazzire indefinitamente, dipendeva dalla voglia e dal tempo a disposizione.
    
    Me lo metteva ogni volta anche un po’ nel culo, ma quel giorno faceva veramente molto caldo, ingoiai giù tutto ed uscimmo per infilarci sotto alla doccia, che non era molto lontana.
    
    “Polly, però domani mi dai il culo eh!” mi disse prima di allontanarsi: “Va bene Carlo, domani si vede” risposi io anche se sapevo che per l’indomani era prevista la gita in macchina ad una spiaggia lontana una ventina di chilometri da lì.
    
    Intendiamoci, poteva accadere lo stesso, questi trovavano sempre il modo di inchiappettarmi.
    
    R. era di guardia lì fuori e mi disse di sbrigarmi perché mi stavano cercando per fare un giro in barca, di inventarmi qualcosa, avrei detto che mi ero addormentato sotto un albero. In effetti mi ...
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