1. Galeotto fu il bus


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69

    ### ALLA FINE DICIAMOCELO, forse non sono tanto bravo a descrivere una scena di sesso come si deve, nel senso che non sono molto dettagliato; ma in fondo è perché trovo molto più eccitante ciò che può nascerci attorno. Anche in questo caso il racconto è lungo, ma volevo raccontare anche le circostanze che hanno portato a sviluppare la storia. Anche questo è di fantasia! Buona lettura ###
    
    Era il 2006 e frequentavo la quarta superiore. Sono (ed ero anche allora) alto 175 cm, sono piuttosto in carne e molto peloso.
    
    L’autobus che mi riportava a casa da scuola era sempre poco frequentato. Dal mio paese c’erano una decina di ragazzi oltre a me. Io abitavo in aperta campagna e scendevo alla fermata successiva a quella della piazza. A quel punto rimanevamo solo io e un altro ragazzo, ma non ci eravamo mai parlati.
    
    Lui era bellissimo, con la carnagione scura, quasi provenisse dal Nord Africa o dalla Turchia. Anche i lineamenti sembravano turchi, mediorientali. Sarà stato circa 6 o 7 cm più alto di me.
    
    Non lo guardavo mai apertamente, lo spiavo diciamo. Lo guardavo quando ero certo che fosse voltato altrove. Quando la stagione era calda indossava magliette semplici, non aderenti, ma era impossibile non mettere in evidenza quei pettorali, quella vita sottile - tutto il contrario della mia per capirsi. E ricordo perfettamente quando indossava quei pantaloncini sportivi.
    
    Le gambe muscolose ricoperte di pelo nero – bravo che non ti depili! - e il pacco... Se voi poteste ...
    ... vedere quella meraviglia! Ah... Ancora mi viene l'acquolina in bocca. Due occhi castani, il naso leggermente storto, un po' più grande che se fosse stato perfetto, ma proprio per questo divino (avete presente quei difetti che rendono una persona affascinante? Ecco, questo era il suo naso); perfettamente al centro di un viso dai lineamenti da uomo, nonostante avesse la mia età o poco meno. Una bella barba nera gli contornava il viso e i capelli sulla testa erano grossi, neri e folti.
    
    Inutile dire che mi ero innamorato! Hahahah Quante volte mi sono innamorato in vita mia! Era il mio adone, il mio sorriso quotidiano.
    
    Però mi sembrava triste. Sempre solo. Magari a scuola aveva un sacco di amici, ma mi sembrava sempre solo.
    
    Così un giorno (non so se per l'ebrezza di un bel 10 in matematica o per la giornata di sole splendente) mi decido a parlargli quando rimaniamo soli in autobus. Forse per un segno del destino mi trovo a sedere esattamente dietro di lui e quando il bus si svuota mi faccio coraggio e infilo la testa fra i due sedili davanti a me.
    
    “Ciao” gli sorrido con il cuore che mi batte a mille.
    
    Mi guarda un po' stranito e con fare un po' burbero mi risponde: “Ciao. Ci conosciamo?”
    
    “No, ma potremmo se ti va. Mi chiamo Alvise, piacere”. Allungo la mano che non afferra però risponde.
    
    “Ahmed”
    
    “Di dove sei?” chiedo annotando che avevo avuto ragione.
    
    “Abito in Piazza dei Salici”
    
    “Ah, ma siamo proprio vicini, io abito in via dei Glicini! Però intendevo ...
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