1. Galeotto fu il bus


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69

    ... mezzo sorriso “disturbo?”
    
    “Ehy, ciao! Figurati, entra!” Mi riprendo dalla sorpresa e lo faccio accomodare “Attendi un momento che indosso dei pantaloncini, intanto siediti pure in divano, cambia canale, fai come a casa tua!”
    
    “Salgo le scale e arrivo in camera con il fiatone (per l'emozione) mi guardo allo specchio, sistemo i capelli e la barba, cambio maglietta (non era il massimo quella di Topolino, meglio qualcosa di un po' meno informale). Tappa specchio, respiro per calmarsi e scendo le scale con calma.
    
    “Eccomi, scusa.”
    
    “Sei solo?”
    
    “Sì, i miei fratelli sono al mare con mia mamma e mio papà è a lavoro. Bevi qualcosa?”
    
    “Sì, grazie, qualcosa di fresco.”
    
    “Acqua, coca cola, te? Evento raro avere la casa tutta per me. In camera ho un calendario e mi segno tutte le volte che accade. Lo scorso anno è successo solo 4 volte per una durata complessiva di 13 ore!”
    
    “Io sono quasi sempre a casa da solo invece...”
    
    “Be', se vuoi un po' di confusione qui ne trovi quanta ne vuoi! Dicevamo, coca? Te? Acqua?”
    
    “Berrei volentieri del te, grazie”.
    
    Vado in cucina e prendo la bottiglia dal frigo e due bicchieri. Torno in soggiorno e lo osservo per un momento. Davvero questo ragazzo incantevole sta seduto sul mio divano??? Non riesco ad arrendermi a una tale fortuna. Resta solo da capire da che parte sta... Anche questo viene ben presto scoperto comunque.
    
    “Come mai sei passato?”
    
    “Mi hai detto che potevo farlo. Ti dà fastidio?”
    
    “Ovvio che no! Mi fa ...
    ... piacere che tu sia venuto! Mi chiedevo solo perché hai aspettato così tanto.”
    
    “Perché sono una persona timida”
    
    “Davvero??!” rispondo cercando di ironizzare e gli faccio un sorriso.
    
    “Sono serio. Per me è stato molto difficile venire oggi. Però l'ho fatto. Ci ho pensato tante volte da quando me l'hai proposto.”
    
    “Non volevo prenderti in giro. Non voglio farti del male.”
    
    “Lo so, credo. Solo che non riesco a spiegarmi per quale motivo tu sia così gentile con me. Voglio dire, non ci conosciamo nemmeno”
    
    Ecco la domanda a cui non avrei voluto rispondere. Devo essere sincero? Devo dirgli che mi piace? O forse è meglio sondare prima il terreno?
    
    “Non so dirlo, ti osservavo, ho visto che scendiamo alla stessa fermata, magari potevamo essere amici.”
    
    “Ok”
    
    “Nessuno è mai stato gentile con me come lo sei stato tu.”
    
    “Mi dispiace”. È una cosa tanto triste da sentire. Se poi a dirla è questa meraviglia di madre natura, con questo viso corrugato, e quei meravigliosi occhi tristi, lo è ancora di più.
    
    “Non dispiacerti. Non è stata colpa tua.”
    
    “Non mi sento in colpa, non mi sto scusando. Partecipo della tua sofferenza”.
    
    “È anche per questo che credo di non aver mai trovato una ragazza.”
    
    Ecco, adesso mi lancio nel fiume. Per fortuna che non ho parlato!
    
    “Per cosa? Perché nessuno è mai stato gentile con te?”
    
    “No, perché sono timido.”
    
    “Sai che la timidezza si può combattere?”
    
    “Mi piacerebbe”
    
    “Fermati a cena con noi stasera. I miei fratelli sono delle ...
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