Il poker 13 - Racconti Erotici

Il poker 13

... un’espressione di sofferenza ma anche di piacere finchè con un urlo disumano Giorgio le venne in culo e tutti noi ormai allo spasimo sparammo il nostro sperma sul viso la schiena e i glutei della nostra vittima sacrificale che sentendosi inondata da quella cascata bollente raggiunse senza toccarsi il suo orgasmo con movimenti incontrollati di bacino accasciandosi alla fine sul tavolo immersa in un lago di sperma.

Rimase così a lungo, anche quando noi passavamo da lei raccogliendo lo sperma dal suo corpo o sul tavolo e glielo mettevamo in bocca.

Lei non reagiva, muoveva solo la lingua o le labbra per ingoiare e basta.

I primi a parlare furono i carabinieri e ridendo Antonio si rivolse a me dicendo:

“Grazie, mi avevi detto che era fantastica ma la realtà è stata meglio delle aspettative”

“Prego caro oramai è a nostra disposizione e basta un sms e lei correrà da te anelando il tuo cazzo”

Risposi strizzandogli l’occhio tra le facce stupefatte degli altri perché nessuno era a conoscenza del fatto che avessi organizzato tutto io.

Mi girai verso Gianna per vedere la sua reazione e nonostante il suo corpo ancora immobile in quella posizione innaturale con il cazzo di Giorgio che piano piano stava rimpicciolendo dentro di lei, il suo viso si illuminò in un bellissimo sorriso.