1. La coinquilina trans dal cazzo piccolo.


    Data: 11/01/2021, Categorie: Trans Anale Tabù Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    "Tutti gli uomini si farebbero una trans, se ne avessero l'occasione e se avessero la certezza di mantenere segreta la cosa".Carla ha poco più di vent'anni. Minuta, si arrampica verso il metro e sessanta senza riuscire ad arrivarci. Due piccoli seni sodi dai capezzoli rosei, rivolti verso l'alto, sembrano fissarmi da sotto la canottiera leggera, mentre lei, seduta in maniera scomposta sulla poltrona, fuma una sigaretta bitorzoluta arrotolata a mano, una di quelle che contengono anche tabacco, ma non solo tabacco. Beviamo birra, mangiamo patatine e fumiamo, dedicando il piovoso sabato pomeriggio a guardare l'una dopo l'altra tutte le puntate di una serie animata demenzial-fantascientifica.Io deglutisco la birra e la guardo, con fare interrogativo: non mi aspettavo un'uscita del genere, dato che sino a qualche secondo fa stavamo ridacchiando commentando una delle infinite gag stupide della serie che stiamo guardando. "Lo dici con una certa certezza", dico poggiando la birra sul tavolino."Lo dico perché è vero", mi dice lei. Si allunga sulla poltrona stiracchiandosi in maniera affettata, afferra la propria bottiglia di birra e ne beve un lungo sorso. Quindi lancia un rutto belluino verso il soffitto: è una delle regole della casa, ruttare e fumare nelle stanze comuni è permesso. Eliminare gas da sotto no, ma da sopra sì, quello è consentito."Carla", faccio io, "da quanto tempo viviamo insieme in questa casa?""Tre mesi", mi dice lei."Ok. E quante volte ti ho dato l'impressione ...
    ... di volerti portare a letto"?Lei sbuffa: "mai, ma solo perché c'è sempre stato qualcuno in mezzo ai piedi: Rocco, Maria o entrambi". Rocco e Maria sono i nostri coinquilini. Sono fidanzati, tendono ad accoppiarsi rumorosamente nella loro stanza, e sono gli intestatari del contratto d'affitto col proprietario dell'appartamento: al momento sono in Olanda, credo ad ammazzarsi di canne e ad accoppiarsi rumorosamente in qualche stanza d'albergo di quart'ordine. Cosa che del resto fanno abitualmente anche quando non sono in Olanda, intendiamoci."Oggi Maria e Rocco non ci sono", faccio io. "E non ci saranno per i prossimi cinque giorni", continuo. "Eppure come vedi sto sulla mia poltrona, con tutti i miei vestiti addosso, guardo la tv, aspetto che mi passi la canna - a proposito, non tirare così tanto, che la scaldi, cazzo - e non ho ancora cercato di portarti a letto".Lei fa spallucce: "Vero. Però un attimo fa mi stavi guardando le tette".Faccio spallucce anche io: "Vero. Le stavo guardando perché loro stavano fissando me. Contraccambiavo lo sguardo. Poco fa tu stavi fissando il mio piede destro, ma non credo che lo stessi facendo perché hai intenzione di portarci a letto, me e piede compreso".Lei arriccia il naso: "Ti stavo fissando il piede perché ti manca l'unghia dell'alluce. Fa senso, fa"."Grazie", dico io, sollevando il piede nudo e rimirandomi il primo dito privo di unghia. "Mi è saltata quando un bilanciere da venticinque chili mi ci è caduto sopra, tre anni fa, e non è più ...
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