La coinquilina trans dal cazzo piccolo. - Racconti Erotici

La coinquilina trans dal cazzo piccolo.

... il mio amico ha il pollice verdissimo, quando si tratta di erba. Io gli passo i miei appunti su cui studiare, lui passa gli esami a botte di 28 e 30, si sdebita con me a modo suo, e a me questo do ut des va benissimo. Appunti usati in cambio di erba buona."Hai mai scopato una che non amavi"?, mi chiede Chiara dopo un po'."Quasi sempre", rispondo io. "Quelle di cui mi innamoro io, in genere, non si innamorano di me. Nemmeno per sbaglio".Lei mi guarda, l'espressione caricaturalmente dolce: "Tu mi ami?"Io rido. Lei anche. "No, diciamo che ti stimo tantissimo"Altre risate."Mettiamola così", mi dice lei: "se io non avessi il cazzo, mi scoperesti?"La guardo: piccola, esile, spalle strette. Capelli folti e arancioni, sparati in aria in ogni direzione. Belle labbra e un sorriso bianco, nonostante l'abitudine al fumo. Sospiro."Carla, a me piace leccare la figa. E non stravedo per il sesso anale. La cosa più bella del sesso, per quel che mi riguarda, è avere la faccia sprofondata tra le gambe di una donna, mentre la proprietaria di quelle gambe mi succhia il pisello"."Pervertito", dice lei, ma ride.Rido anche io. Ma comincio ad avere il cazzo barzotto. Mi dico che la causa dell'imbarzottimento deve essere il pensiero del profumo femminile che mi avviluppa la faccia. Credo."Io comunque ho il cazzo piccolo", dice Carla. "Una specie di clitoride allungata"."Sì, coi coglioni che pendono".Lei mi zittisce con un gesto della mano dalle unghie laccate: "Piccoli, deliziosi coglioni ...

... contenuti in una delicata sacchetta rosea priva di peli, profumata e morbida", mi dice lei."Aggettivi poetici a parte, mi stai dicendo comunque che hai un cazzo e uno scroto", dico io."Una pisella e uno scrotino". Rido. Ride.Le ripasso la canna. L'ha caricata troppo, l'ultimo tiro mi ha fatto tossire come un tredicenne al primo tiro di sigaretta.Lei finisce la canna come se fosse fatta di camomilla, la spegne nel posacenere e mi fissa. A lungo."Che c'è? Cosa ti gira per quella testa malsana?""Mi gira che io a te lo prenderei in bocca, mi gira. Senza indugio alcuno. Non perché sia innamorata di te, eh? Ti ci darei una ciucciata perché sembra che tu abbia un gran bel cazzone, coinquilino"."Tu parcellizzi", dico io. "Un uomo non è un cazzo, è un uomo"."E una trans non è un cazzo con le tette, è una trans", mi dice lei. "Guarda".Si alza in piedi, e senza dire una parola si sfila la canottiera da sopra la testa. I suoi piccoli seni sodi oscillano nel movimento. I capezzoli rosei sono tumidi. Il suo addome è piatto, piccoli addominali guizzano da sotto la pelle elastica. Il mio cazzo si imbarzottisce di più. Io resto a guardare, per un po'. Sì, una donna così me la scoperei volentieri, penso, ma non lo dico. “Comunque cosa ti fa pensare che io abbia un... come lo hai chiamato? Ah, un 'gran bel cazzone', coinquilina?Lei ridacchia mentre si risiede sulla poltrona, il petto nudo, frugando già nella sacca del tabacco per prelevare il necessario al confezionamento di un'ulteriore sigaretta ...