1. Le scelte di michelle 2° parte


    Data: 18/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pennabianca

    ... piacere, e veniva, veniva, una vera fontana. Godeva come una piccola troia, e quel pensiero la eccitava di più.
    
    "Dai..voglio sentirlo tutto dentro" - supplicò Michelle.
    
    La sua passera era bagnatissima. A gambe spalancate lo accolse dentro di lei. Gli attorcigliò le gambe dietro la schiena per sentirlo dentro tutto. Godeva come una pazza.
    
    “Sssiiiiiii ssiiiiii..dai non smettere...cosiiii.”
    
    Emetteva piccoli gemiti incontrollati mentre lui glielo sbatteva dentro sempre più forte. Aumentò il ritmo, poi all'improvviso venne dentro di lei con un lungo gemito. La magia del momento svanì. La luce del giorno cominciò a filtrare dal finestrino, ancora un oretta e sarebbero arrivati Gare de Lyon. Esausti, sudati, senza scambiarsi una parola si ricomposero. Lei uscì per andare alla toilette a darsi una sistemata, era proprio sconvolta. Quando tornò al suo posto lo scompartimento era vuoto. Nessuna traccia di lui, era scomparso. All'arrivo a Parigi mentre scendeva dal treno lo cercò con lo sguardo tra la folla ma non lo vide, si diresse verso la metropolitana, e pensò a quante cose avrebbe avuto da raccontare all'amica che l'aspettava, ma dentro di lei qualche cosa era cambiata, ora per la prima volta, dopo tanto tempo aveva scopato solo per il gusto di farlo, l’aveva fatto godere e ne aveva goduto solo come donna, e basta! Lui venendole dentro non aveva solo riempito la sua figa di sborra, ma le aveva trasmesso una vera e propria iniezione di fiducia, era una donna capace se ...
    ... lo voleva di far godere un uomo solo per il gusto di farlo. Nadine l’accolse benissimo. Passarono due giorni a raccontarsi tutto ma proprio tutto anche le situazioni più dure, lei rimase senza parole ma si complimentò con l’amica.
    
    “Io non sarei stata capace.” - le disse, ma ora devi guardare avanti devi decidere il da farsi. Passò con lei dieci giorni poi passò a trovare i suoi, ma non vollero nemmeno vederla. Prima di ripartire Nadine la fece parlare con sua cugina che lavorava all’Ambasciata francese a Roma. Le disse che forse poteva trovarle un lavoro, se lei se la sentiva di trasferirsi li. Lei non volle perdere questa occasione, arrivò direttamente a Roma da Parigi. Fu ospitata dall’amica che il giorno dopo la fece parlare con il proprietario di un hotel situato vicino all’ambasciata dove cercavano una persona capace di parlare bene il francese. Ebbe il posto, sia per la conoscenza della lingue sia per l’aspetto splendido che aveva. Divorziare fu relativamente facile, non chiese i soldi, ma solo Luca. Lui pur di avere la sua libertà gli lasciò mano libera, poi andò a Roma, trovò un piccolo appartamento vicino al lavoro, niente di che, solo un sotto tetto, due camere con salottino, bagno e angolo cottura, ma a lei sembrò una reggia. Passò cinque anni durante i quali rigò dritto, si era comperata una macchinetta usata che gli permetteva di andare a trovare Luca quando voleva. Quando voleva farsi una sonora scopata andava via in ultra città, nome falso, niente legami, ...