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L’allievo volenteroso
Data: 02/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano
... ritrovarono su un fianco, sempre avvinghiati ma sdraiati l’uno all’opposto dell’altro, in un 69 di passione. Uno stringeva tra le piccole mani la grossa asta venosa mentre se la leccava e succhiava con avidità. Tutte e due le mani, per poterla tenere saldamente. L’altro raggiunse col viso le teneri, rosee, profumate chiappette. Le allargò per ammirare la rosellina che boccheggiava dal desiderio e la ricoprì con la sua lingua, avida, prepotente, rasposa, per coprirla di saliva, di baci e di saliva, di piccoli risucchi e di saliva. Doveva essere ancora più tenera e pronta ad essere aperta all’assalto dell’amante. Prima che fosse troppo tardi, il maschio si staccò da quel contatto, sottraendo l’uccello al desiderio del ragazzo, che non nascose la delusione dalla mancata nuova bevuta di sperma. Qualcosa di meglio lo aspettava. Venne rovesciato di schiena come un fuscello. Gli furono alzate le gambe fin sulle spalle dell’uomo. Gli furono afferrate saldamente le chiappe, con i pollici che gli allargavano oltremodo la sua parte più intima e gli venne puntato contro quel grosso palo di carne purpurea. “Sto per entrarti dentro, puttana. Vuoi che ti scopo con forza, come si deve ad una lurida cagna come te? Dimmi, è così che lo vuoi?” “Si… signore” sospirò in segno di resa incondizionata. “Bene. Eccoti accontentato”. Con una potente spinta affondò la cappella ed il cazzo per un bel pezzo, lacerando il muscolo anale. La mano a tappargli la bocca per contenere le urla. Ci ...
... vollero altre due spinte perché tutto sprofondasse fino alle palle, fino al folto pelo dell’inguine, spanandogli le budella. Si fermò un attimo. Gli occhioni sbarrati lo fissavano pieni di lacrime. Mostravano tanto dolore ma, non appena cominciò a sentirlo muoversi lentamente dentro di sé, lo sguardo si trasformò in piacere, puro piacere. “Siii… Ahhh… Siii… Forte… Siii… Più forte… Più forteee…”, mentre la velocità della scopata andava sempre più aumentando. “Ohhh… Uhhh… Ti rompo il culo, piccola troia… Ti piace, puttana?... Ti piace, zoccola?... Sei una troia… Una grande troia rottainculo… Prendilo… tuttooo…” “Siii… Siii… Ancora… Ancora…” Andarono avanti così per un bel po’. La monta divenne sempre più selvaggia. Il turpiloquio sempre più pesante. Il buco sfasciato sempre più arrossato. Il canale slabbrato non poneva più alcun attrito, sempre più viscido di umori. Finché “Si… Si… Godooo… Ahhh… Signore, godooo…” Ancora spinte e: “Ecco… Ecco… Ti riempio di sborra, troia mia… amore mio… Vengooo… Sei miooo… Miooo… Ahhhrrrghhh… Put…ttta…naaa…” Continuò a spingere fino all’ultima goccia, fino a che non si ammosciò un poco. Si lasciò andare sopra di lui con tutto il suo peso, stringendolo forte a sé. Poco dopo si distese di schiena al suo fianco facendo grandi respiri per riprendere fiato. Il ragazzo gli si accoccolò sotto l’ascella, col braccio poggiato sul grande torace peloso, che poi prese ad accarezzare con le piccole dita. Ammirava la perfetta fusione tra ...