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L’allievo volenteroso
Data: 02/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano
... peli bianchi e neri. Erano così erotici! L’uomo, come uscendo da un pensiero, gli accarezzò la mano e disse: “Scusa, scusami tesoro”. Il ragazzo non capiva. “E di cosa?” “Che… Ecco… Che sono stato troppo violento, che ti ho trattato da puttana, ma in quei momenti io non capisco più niente e così… mi sono lasciato trascinare dalla voglia di… di…” “Fottermi, voleva dire? Ma è stato meraviglioso proprio per questo. Mi piace sentirmi tanto desiderato. Ed è stato proprio nel darle tutto questo piacere, nel sentirmi dire tutte quelle cose oscene, nel appagare i suoi istinti che io provo il massimo del piacere e quasi non sento il dolore che mi provoca. Mi piace essere sottomesso, essere usato per i suoi sfoghi”. Lo guardò intensamente con quei suoi bellissimi occhi. Incredibile! Dopo quello che aveva fatto, dopo quello che aveva subito, i suoi occhi erano sereni e… sempre così innocenti! “Dici davvero, Paolo? Vuoi dire che posso prenderti ogni volta che voglio? Ovunque siamo?” “Si, io la amo e può fare di me quello che vuole, anche la sua puttana… E lo voglio anche io”. Si strinsero forte, si accarezzarono, si baciarono con tenerezza. “Ti amo anche io, cuccioletto mio. Ma smettila di darmi del lei. Ora sei parte di me”. “Ok, sarà difficile ma ci proverò. Anche perché in pubblico sei sempre il mio professore e non vorrei far capire a tutti il nostro rapporto. E poi… sarà sempre perché mi piace sentirmi sottomesso”. Risero e cominciarono a farsi il ...
... solletico, a cui il ragazzo era particolarmente sensibile. Ma, a forza di giocare, si risvegliarono le voglie. Il cazzo tornò grosso e duro e pian piano le loro facce tornarono serie e furono ancora travolti dalla passione. Il giovane prese in mano la bella minchia del suo amante, la soppesò, abbozzò una piccola sega, ma gli fu sottratta. Venne messo a pecorina e, in un attimo, gli sprofondò dentro, favorito dall’umidità della precedente sborrata. Le urla di dolore/piacere vennero soffocate nel lenzuolo. Venne montato come un coniglio, senza soluzione di continuità. Si sentivano le sferzate degli affondi sulle sode chiappette, lo sciacquettio degli umori rettali, l’odore di sesso e sperma che offuscava l’aria ed i sensi. “Dunque ti piace così, vero troia?” “Si… si… così…” “Sei una puttana… Un buco svuotacoglioni… Un frocio rottinculo… Un… Un… Ohhh… Ohhh… Aaahhhhh… Sborrooo…” e un altro carico succoso si riversò nell’intestino del giovane provocandone la gioia, il piacere, il godimento, la sborrata sul letto. “Vedrai, tesoro, quanta ancora te ne darò, in bocca e in culo. Vedrai” disse quel favoloso maschio mentre si sfilava lentamente da lui. Così fu ed è ancora oggi, dopo anni. (Il presente racconto, essendo di carattere erotico, ha lo scopo di eccitare i nostri istinti animali ma non per questo va preso alla lettera. Le stesse cose si possono fare con le dovute precauzioni. Non fate mai sesso senza preservativo: non rovinatevi la vita ma godetevela tutta). .