1. Salve terra, qui koona - 19a parte


    Data: 20/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer

    ... chiamo…ma…boh…ma che cazzo vuoi stronza !?!…gruuuuughhrrrghhh !”
    
    Feci un rutto, e del mio meglio per uno sguardo ebetoide…
    
    “Ti ho chiesto che nome hai, piccola stupida !”
    
    “Solveig ! Burrrppppppp ! Pfutch !”
    
    E sputai di nuovo a terra davanti alla poliziotta, che non fece una piega.
    
    “Sveglia ! Solveig come ? Ce l’hai un cognome ?!”
    
    “Non mi va di dirtelo….arggghhhhhhh ! Gloommmf…hurgghhhhhh…chi è il coglione ?!”
    
    Anche stavolta le feci un rutto; volevo che Susanna che forse dormiva veramente, capisse che bisognava creare più confusione possibile…
    
    “Davvero ?!...Allora ! Ti rendi conto di dove ti trovi ?”
    
    Da faccia tosta continuai con la mia parte…
    
    “Sulla Nina !”
    
    “Nina ?”
    
    “Sulla Nina ! Qui balla tutto…dite a messer Colombo che la signorina Lund vuole sbarcare a Palos…urgghhhh, glommmm , ahn ! E che di Cipango non gliene frega un cazzo ! Solveig vuole restare…Solveig…piace il palo…no…la patacca di Susanna…”
    
    “Ti chiami Lund allora…Solveig Lund ! Giusto ?!”
    
    “Boh !”
    
    “E la tua amica, che fa dorme ?!”
    
    La poliziotta la percosse con le sole mani per svegliarla, dato che s’era addormentata quando io avevo appena cacciato l’ultimo rutto. Forse stava entrando in coma etilico. Beffardamente dissi sputando e barcollando di proposito…
    
    “Buuuurgghghh…pfutch ! Si è sgargarozzate tre prese di Vodka, quella puttanella rossa…aveva la fica piena di vodka…sluuuupppp ! Però un po’ anche piscio, mica lo tratteneva…vluuummmch !”
    
    Mossi la lingua e feci ...
    ... rumore con la bocca…
    
    Intervenne un collega della poliziotta:
    
    “Che vuol dire tre prese bagascetta ?”
    
    Gli mimai il modo di bere in bottiglia, guardandolo con disprezzo, e poi gli mostrai pure il medio.
    
    Venne un altro collega, un uomo con un reader magnetico. Lo piazzò sul mio braccio destro, dove c’era il mio microchip sottopelle, e gli restituì tutte le informazioni riguardanti la sottoscritta. Quando Susanna rinvenne per le scosse facciali a mano della poliziotta, dovette anche lei rispondere alle domande, e recitare la parte delle indolenti menefreghiste; per ricordare a Susanna la versione da reggere dissi:
    
    “Aspettate, non portatela via ! Voglio baciarle la fica ancora una volta ! Ce la lecchiamo la patacca… dall’arrivo al collegio…”
    
    Il poliziotto che sembrava più anziano disse spazientito:
    
    “Chiama un’altra unità con un paio di assistenti sociali ! Di quelli bravi ! Dagmar, separale ! Porta via la rossa fuori, e rivestila con una giacca delle nostre; lontano da questa stupida drogata, e ubriaca ! Si è anche tagliata la divisa del collegio ! Che schifo ! Uno muore, e quelle due guardone trombano alcoolizzate ! Chiama l’ospedale, che due dormiranno in osservazione…e per smaltire la vodka...che puzza ! Urina e vodka, e mi sa che qualcuna di quelle neanche si lava troppo…guarda con che slip facevano sesso: gialle di due giorni ! Dico ! Siete orfane che non sapete lavarvi un paio di mutande ?!”
    
    Io risposi da faccia tosta:
    
    “Sono gialle perché erano così ...
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