1. Salve terra, qui koona - 19a parte


    Data: 20/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer

    ... racconto, chiesi incuriosita:
    
    “E Mariah che fine ha fatto ?”
    
    “Ottima osservazione. Si vede che ti è interessato il mio racconto…sono proprio contenta…comunque si era rivestita alla svelta dopo aver distrutto l’olografico dell’handycam e se n’era scappata a piedi: era la figlia di un poliziotto in fondo; poi capii che ingenua ero stata ad essere contenta che non l’avessero trovata: aveva recuperato anche il portafogli elettronico di Laurits, e con l’aiuto di un hacker si era versate sul suo conto la somma che Laurits avrebbe dovuto versare sul loro per avergli procurato me…7000 crediti !
    
    Allora chiesi:
    
    “Erano tanti ?”
    
    “Mah, sai, lo stipendio di poliziotto del padre di Mariah era, se non ricordo male, di 3000…uno electro scooter a propulsione magnetica, due posti, ne costava 12000…”
    
    “Ma chi te l’ha fatto fare, nel giro di un’ora o meno, di passare da loro vittima a loro amica ?”
    
    “Non lo so neppure adesso; ma a te Koona chi te l’ha fatto fare a provocare un valente astronauta e pilota che è diventato in poche ore un criminale…Koona, la devianza ce l’abbiamo dentro !”
    
    “Ma è vero allora, che la chiamano sindrome di Stoccolma ?”
    
    “Sì. Hai detto giusto: sindrome di Stoccolma !”
    
    All’improvviso un avviso nell’altoparlante a parete interruppe la nostra conversazione:
    
    “Qui ponte di comando. La riparazione è stata ultimata; entro 5 minuti dalla fine di questo annuncio verrà ripristinata la gravità rotazionale; ogni membro in zona peso raggiunga una ...
    ... posizione statica fino a quando la gravità non tornerà normale. Vi ricordiamo che dovrete raggiungere la posizione prona, o sul pavimento o sul vostro letto in cui allaccerete le cinture…”
    
    Peccato la fluttuazione, piuttosto divertente era ormai alla fine; Solveig si diede una minispinta, e raggiunse il letto per stendervisi sopra; io in teoria sarei dovuta tornare nella stanza che dividevo con la Terry, ma – ribelle ad ogni autorità – rimasi nella stanza di Solveig, che mi chiese a sua volta, mentre fluttuava a pochi centimetri dal lettino:
    
    “Che fai, vuoi tornare nella tua stanza ? Ci vogliono meno di due minuti se ti accompagno io…vuoi andarci ?”
    
    “No, grazie. Se no non riusciresti a tornare in tempo tu. E poi un paio di minuti li ho passati a fluttuare a mezz’aria come un Pudda…”
    
    “Si dice Buddha, con la B e la H dopo le D, non Pudda…comunque vieni qui e stenditi accanto a me, o sopra di me come preferisci…”
    
    La cinghia di sicurezza fluttuava ancora a mezz’aria verticale come un serpente eretto; mi diedi un piccolo abbrivio tramite una manata al plafond e precipitai di spalle verso Solveig; non ero pratica e le cascai sul corpo, col mio culo sopra la sua pancia e la mia testa contro il suo naso…un bel tamponamento: pugno nello stomaco e craniata al suo naso…
    
    “Ahi ! …Cazzo Koona ! Devi dartelo piano l’impulso; cazzo come fa male ! Porca puttana ! Mi hai rotto il naso ! Ahi…merda !”
    
    Mi voltai, e vidi una smorfia di dolore sul suo volto, e delle palline-gocce rosse ...
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