Cugini
Data: 16/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Farfallina
... va bene? - Sì, direi proprio di sì. Seguii l'incedere del cameriere mentre si allontanava. La porta dei bagni si trovava all'altro lato della stanza vicino alla scala. Era lì che anni addietro avevo lasciato la mia verginità. Festeggiai in quel modo la promozione all'esame di maturità. Prima di allora mi ero rifiutata di concedere la figa a Benvenuto. Non volevo scopare perché mi ero fissata che scopando sarei rimasta incinta. In alternativa Benvenuto mi aveva proposto di scoparmi nel culo, ma non ne avevo voluto sapere perché mi faceva paura trovarmi a subire questo tipo di sodomia. La mia inquietudine traeva origine dal terrore che avevo di mettere al mondo un figlio handicappato perché concepito da parenti consanguinei. Questo tipo di preoccupazione non era campato in aria, né frutto della mia immaginazione, la scienza stessa sosteneva l'eventualità, seppure remota, di anomalie nel feto. Perdere la verginità fra le maleodoranti mura di un cesso non fu per niente romantico, ma nella vita di ciascuna persona ci sono momenti in cui si compiono scelte irrazionali e quella fu una di queste. Ricordo che avevo una dannata paura che mi sborrasse nella figa, neanche il preservativo si era portato dietro, il coglione. Quando mi deflorò mi fece un gran male, perlomeno questo è il ricordo che mi porto appresso di quella prima esperienza. Le volte successive, invece, imparai a godere del suo cazzo e lui della mia figa. Da quel giorno incominciai ad aspettare con ansia ...
... l'avvicinarsi del periodo mestruale, anche se a ogni scopata avevo l'accortezza di fargli usare il preservativo. Un prolungato ritardo del mestruo di una quindicina di giorni mi fece pensare d'essere incinta. Fino allora ero sempre stata regolare nel ciclo, sballando di qualche giorno avanti e indietro. Quel ritardo mi mandò in crisi. Il ciclo mestruale tornò a essere normale e il ginecologo diede la colpa del ritardo al cortisone che avevo assunto per un intero mese per curare un'allergia da polline. In più di un'occasione le mie amiche mi chiesero ragione del comportamento che tenevo con gli uomini. Infatti, respingevo di continuo le avance dei numerosi spasimanti che m'invitavano a uscire in loro compagnia. Alcune amiche cominciarono a sospettare che fossi lesbica. Ero cosciente che il rapporto con Benvenuto non sarebbe durato a lungo e incominciai a tradirlo. Lo feci di nascosto, per mettere alla prova me stessa e il rapporto che mi legava a lui, ma quello che sapeva darmi Benvenuto nessun altro uomo riusciva a darmelo. Il giorno che scoprì che avevo una storia con il mio attuale marito non volle più saperne di me. Inginocchiata ai suoi piedi lo supplicai di recedere dalla sua decisione, ma lui non diede ascolto alle mie parole e mi scalcio via. Mi allontanai dalla pizzeria nel momento in cui l'orologio che porto al polso segnava le dieci e qualche minuto. Lasciai alle mie spalle l'ex caffetteria e il mio passato. Il mattino seguente, poco prima delle undici, mi presentai ...