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Lotta di classe - 1
Data: 21/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
... la sgambatura degli slip, Fabio sollevò la testa e lo fissò negli occhi. “Ho voglia di farti un pompino…”, mormorò scioccamente. A quelle parole, a quel tono implorante, tutta la sua ostilità, tutto il suo rancore si dissolsero come d’incanto e Tony scoppiò a ridere, sentendosi quasi con sollievo recuperare una dimensione umana. “Ma che cazzo dici? – esclamò con voce ora pacata – Io sono normale, ho la ragazza…” Ma non allontanò le mani di Fabio, che ora gli si erano insinuate sotto gli slip e gli sfioravano leggere le palle, né poté reprimere il fremito di piacere che gliene derivò. “E che ti frega?”, gli sorrise l’altro, la cui destra si era audacemente spinta in su a cercare il bigolo inequivocabilmente in via di sviluppo. Tony si sentì d’un tratto spaesato: con le ragazze era sempre stato lui il soggetto attivo del corteggiamento, era lui che doveva pregare, lusingare, smuovere gli ostacoli che si frapponevano alla realizzazione dei suoi desideri; adesso veniva a trovarsi in una situazione del tutto opposta: era lui il centro delle attenzioni, l’oggetto di un desiderio altrui… e di un uomo per giunta! La mano di Fabio gli si avvolse delicata e vogliosa attorno al nerchio ormai duro… Era tutto sbagliato! Innegabilmente, però, la cosa lo lusingava, stimolava il suo orgoglio virile come mai gli era successo con una ragazza e men che meno con la sua compagna, che lo costringeva ogni volta a sentirsi, a riconoscersi una merda, prima di dargliela. E, ...
... cazzo, voglia di sborrare gliene era venuta, eccome! Ma farselo succhiare da un frocio non rientrava certo nei suoi schemi mentali… a parte i casini che potevano venirne fuori… Si sentiva l’uccello teso, languoroso, nella mano decisa di Fabio… Cazzo… un pompino è sempre un pompino… Sempre meglio di una sega a casa… E i froci lo sanno fare bene… Ma che sarebbe successo dopo? E se questo culattone va a dirlo in giro? Se vengono a saperlo i compagni? Un sottile senso di panico lo pervase. Afferrò per il polso la mano indiscreta che gli teneva stretto l’uccello sotto gli slip. “Smettila, dai.”, mormorò con voce roca. Ma non lo forzò a staccarla, a toglierla da lì. “Perché? – disse Fabio – Hai voglia pure tu… Per favore… Non lo dico a nessuno, te lo prometto! – aggiunse, quasi leggendogli nella mente – Te lo succhio e basta… “ “No”, protestò ancora Tony, sia pure molto debolmente. “Di’ – fece allora Fabio, con un guizzo malizioso negli occhi – non pensi che sarebbe una bella rivincita per te fartelo succhiare da un borghese di merda?” “Beh, se la metti su questo piano, - scoppiò a ridere Tony, quasi con un senso di liberazione – come faccio a dirti di no?”, e mollatogli il polso, lasciò che Fabio glielo tirasse fuori dalla sgambatura ormai slargata degli slip, assieme ai coglioni. Tenendolo sollevato col palmo della mano, Fabio ammirò estasiato quel cazzo turgido e polposo, sotto il quale penzolavano due grossi ovuli in uno scroto floscio e senza peli. “Che ...