1. La donna che cambiò nome


    Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... lasciandole dentro i suoi orifizi membri artificiali voluminosi; o anche le ordinava di trovare un oggetto che nascondeva, in modo da farle perdere tempo e non consentirle di terminare tutti i compiti assegnatele.A volte erano ordini non verificabili, tipo prendere un bagno bollente o fare una doccia gelata. In questi casi adottava uno strumento efficacissimo del quale Grazia aveva un terrore folle.Roberto aveva comprato, per corrispondenza, una sex-machine ed era riuscito a smontarla e a costruire un marchingegno mostruoso: Roberto era un ingegnere elettronico.Col calore la parte di membro artificiale poteva allungarsi fino a quaranta centimetri e s�ingrossava fino ad un diametro di sette. Inoltre aveva fissato alla base un serbatoio, che si riempiva di qualsiasi liquido o polvere. Il tutto era fissato in un suo orifizio, per mezzo di cinghie strette in vita e intorno alle cosce e messo in funzione con un telecomando. Il liquido poteva fuoriuscire con getti di varia intensità dall�apice o dalle pareti dell�asta.Non è il caso di elencare quali e quante sostanze la nostra ebbe il modo di sperimentare.Con questo strumento, il padrone poteva far confessare alla schiava, qualsiasi malefatta, compiuta, oppure no, o anche ottenere qualsiasi servizio, anche il più doloroso, o umiliante.Fu piacevolmente stupita nell�ammirare la bellezza del luogo, benché fosse sottoposta alle piccole sevizie che Roberto escogitò anche per il viaggio. Un posto da favola: isolato, si raggiungeva ...
    ... solo con una funivia e poi con un tratto di strada a piedi.Roberto la incaricò di portare i bagagli, due valige pesanti e uno zaino, mentre lui faceva da guida con una mappa dettagliata dategli dal suo amicoNaturalmente le aveva assegnato qualcosa per occupare il suo pensiero durante il tragitto dalla città fino alla baita. Le aveva infilato nella vagina centoventisette olive. Se all�arrivo ne fossero mancate, avrebbe ricevuto una frustata sul quel �contenitore� per ciascuna perdita.Imparò molto in quella settimana.Prima di tutto ad accendere il fuoco nella stufa.Il giorno dopo l�arrivo era una giornata veramente calda, per la stagione e Roberto ne approfittò per far indossare a Grazia solo una maglietta a maniche corte e degli hot paints che le lasciavano scoperte le natiche. Andarono a fare una passeggiata e Grazia fu incaricata di portare lo zaino, facendo attenzione ad appoggiare le cinghie schiacciate sui seni, mentre il ferro di sostegno dietro, le batteva sulle reni.Roberto durante il percorso la incitava a camminare veloce, ora colpendola con un bastone sulle natiche, ora infilandolo tra esse.Arrivarono su un pianoro incantevole e lui sottopose Grazia alla prova del sorriso.Doveva stare in piedi, nuda, con le gambe divaricate e massaggiarsi tutto il corpo, dalla testa ai piedi, con foglie d�ortica; strofinarle bene sui capezzoli, massaggiarsi il foro dell�ano, le grandi labbra e la clitoride: il tutto sorridendo e in silenzio o emettendo tutt�al più dei mugolii come se ...
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