1. La donna che cambiò nome


    Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... Grazia ad un altezza per la quale fosse in ginocchio per terra.Piegò le sue gambe e fissò le caviglie al bacino.Poi le ingiunse di farsi pompinare, stimolando la schiava,prima con del solletico sotto le ascelle che le provocarono dei gemiti sommessi ed arrapanti e poi, giunto quasi al culmine dell�orgasmo, la colpì ripetutamente con la frusta sulla schiena e sulle natiche e i mugolii sonori di lei si confusero con l�espressioni di soddisfazione di lui.S�accasciò sul letto stravolto, pensando di slegare la schiava, appena si fosse riavuto dal torpore post orgasmico, ma s�addormentò e lasciò Grazia in quella posizione tutta la notte.Lei si rassegnò e non osò svegliarlo. Vinta dalla stanchezza, s�assopì anche lei.Suonò la sveglia e Giovanni s�accorse con raccapriccio della dimenticanza:-Buongiorno, Padrone, ha dormito bene, Padrone?- Sentì la voce suadente di Grazia nella penombra:-Io sì, ma tu�.- S�alzò prontamente e la slegò in fretta.La schiava crollò a terra, ma s�arrampicò sulle gambe di Giovanni e senza che lui la potesse fermare, si mise il fallo in bocca, in attesa dell�orina mattutina.Lui non si stupì dell�atteggiamento di Grazia; le accarezzò i capelli e le staccò delicatamente la testa dal suo inguine:-Vieni con me in bagno, dai�- La prese dai capelli fino al locale.Prima orinò lui e poi le ordinò di sedersi sulla tazza.Lei lo guardava come fosse un dio, innamorata persa e lui se ne accorse.La baciò intensamente e pronunciò un �Ti amo, pervertita�, quasi senza ...
    ... rendersi conto di ciò che diceva.La risposta di Grazia fu un �La adoro mio Padrone� ed una serie di baci sul petto e sulla pancia di lui, fino al fallo:-Scusami, Grazia, ma non ho tempo�Devo sbrigarmi per andare al lavoro�-Entrò nella doccia e la chiamò per lavarsi insieme, ma lei non era più in bagno.Non la cercò: aveva fretta. Si vestì e quando arrivò in cucina la colazione fumante era già sul tavolo:-Sei un tesoro!- La baciò, ma dovette ordinarle di sedersi e condividere il pasto insieme.La costrinse a vestirsi con dei jeans corti e una camicia a quadri, che lei vezzosamente, annodò sopra l�ombelico.Le legò i polsi con una catenella di dieci centimetri ch�era fissata alla cintura ed una corta fra le caviglie. Le impartì di pulire la casa e preparare da mangiare, promettendole delle punizioni al suo ritorno se non avesse eseguito gl�ordini perfettamente, come le aveva suggerito di fare lei e per controllarla, le avrebbe mandato dei messaggi durante il giorno con altre ingiunzioni da eseguire e lei avrebbe.Il programma era proprio ciò che piaceva a Grazia; si sentì finalmente compresa ed esaudita nei suoi desideri. Già pensava a come trasgredire per fornirgli dei pretesti di punizione; sulla porta si baciarono a lungo, con trasporto e uscì, raccomandandole di chiudersi dentro. Dopo qualche minuto, suono il campanello; era Giovanni. Grazia aprì la porta e lui le disse:-Mi sono dimenticato di dirti che questa mattina passerà Annamaria con altri vestiti. Pensa che brava! M�ha detto ...
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