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Colon terapia con il dottor al
Data: 27/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Amreck
... un dito che lubrificava il retto. Allo stesso tempo mi resi conto che c’era una musica “new age” nella stanza e che Al mi stava massaggiando l’ano, per rilassarmi e preparare l’inserimento dello speculum. Chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi, mentre sentivo qualcosa che mi si svegliava in mezzo alle gambe. Il massaggio era molto piacevole e Al ci sapeva fare. Dopo un po’ sentii la pressione di qualcosa di freddo e duro contro l’ano e Al mi chiese di respirare profondamente. Durante l’espirazione, la pressione si fece più forte, fino a che il mio ano cedette e sentii lo speculum entrare fino in fondo. A quel punto Al mi disse di rigirarmi sulla schiena, mi aiutò a cercare la posizione migliore guidando il tubo che ormai faceva parte di me e disponendolo in modo che mi passasse in mezzo alle gambe e finisse indisturbato a collegarsi alla macchina, e poi mi coprì le gambe con un telo chirurgico e mi dispose un cuscino dietro la schiena. A quel punto mi trovai confortevolmente sdraiato sulla schiena, appoggiato ad un cuscino e Al armeggiò per qualche istante, fino ad estrarre due staffe ginecologiche dai due lati del lettino. Mi guidò le gambe nelle staffe e me le fece appoggiare comodamente. A questo punto ero decisamente comodo, ma anche completamente esposto e decisamente imbarazzato! Indossavo tutt’ora il camicie da paziente, ma nel inserire la sonda e nel sistemarmi per la seduta, Al aveva ripiegato l’orlo e adesso avevo ano e genitali completamente scoperti. La ...
... stanza era molto calda, e non avevo freddo, ma mi vergognavo una cifra! Al non sembrava far caso alla mia imbarazzante situazione, per cui anch’io dopo un po’ smisi di pensarci e cercai di rilassarmi. Al girò un paio di rubinetti sulla macchina, fissò il tubo e la cannula con un paio di giri di cerotto, poi si sedette su uno sgabello a rotelle, e si posizionò vicino a me. Da seduto era esattamente in posizione per posare le mani sul mio addome e allo stesso tempo per raggiungere i comandi della macchina per la colon-terapia senza problemi. Una volta piazzato in posizione, Al premette un interruttore e io sentii una serie di rumori dalla macchina, il che significava che la seduta era cominciata. L’acqua si fece sentire subito e dopo solo un paio di minuti feci cenno ad Al che ero pieno. Lui girò un interruttore e immediatamente sentii sollievo, mentre l’acqua prendeva ad uscire. Allo stesso tempo, attraverso un finestrino di osservazione (e anche semplicemente guardando il tubo, che era trasparente) potevo vedere la mia… ehm, sì insomma l’acqua di scarico, che si portava via le mie feci. L’osservazione, appunto, di tale scarico è parte importante della terapia. Guardando infatti colore, consistenza e quant’altro, il terapista può rendersi conto dei progressi dell’acqua all’interno del colon del paziente. E così, la cosa proseguì per un’ora circa. Al mi svuotò e mi riempì innumerevoli volte, accompagnando la terapia con una serie di massaggi all’addome che favorivano lo ...